DIRITTI & ROVESCI

Picchiato perché "sporco negro", tira una brutta aria politica

Rabbia e tristezza per l’aggressione subita a Torino da un giovane profugo del Darfur. L’assessore Cerutti nell’esprimere la solidarietà della Regione punta il dito sui fomentatori dell’odio: “Si alimenta la paura verso gli immigrati”

“Sono davvero rammaricata per quanto avvenuto venerdì sera a Mirafiori Nord. L’aggressione ad Ahmed, un giovane profugo fuggito dalla guerra del Sud Darfur mi riempie di rabbia e di tristezza. Per questo proverò a incontrarlo, non appena si sarà rimesso, per portare la solidarietà della Regione Piemonte e la mia personale". Così l’assessora all'Immigrazione e Politiche giovanili Monica Cerutti commenta l’episodio di Torino. La vicenda non è, secondo Cerutti, “il gesto isolato di un bullo” ma il “frutto di un clima di odio alimentato dalla cattiva politica. Si raccontano mezze verità sul fenomeno delle migrazioni, si alimenta la paura verso chi arriva dall’Africa come nel caso del sindaco di Domodossola che chiedeva stanze separate per neri e bianchi negli ambulatori per evitare, a suo dire, il rischio di trasmissione di chissà quali pericolose malattie. Cittadini non caschiamo nella trappola. I problemi dell’Italia non sono i migranti, sono le disuguaglianze, il fatto che una piccolissima percentuale di persone detiene la metà della ricchezza mondiale. Dal fatto che c’è chi sfrutta sia gli africani che gli italiani, e chi viene sfruttato”.

È lo stesso giovane, studente universitario ospite della comunità parrocchiale della chiesa dell’Ascensione, rifugiato del Darfur, in Italia dal 2011, ad aver raccontato l’aggressione: “Mi hanno dato del negro di m... È stata una aggressione a sfondo razziale”. È stato preso a calci e pugni da due uomini che lo hanno minacciato con un coltello. I carabinieri, intervenuti su richiesta dello stesso rifugiato, hanno arrestato un italiano di 51 anni. Alla vista dei militari, forse ubriaco, si è scagliato contro di loro. Le accuse nei suoi confronti sono di resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, come riferito sulle pagine locali di alcuni quotidiani. Nelle prossime ore i carabinieri del Comando provinciale di Torino sentiranno la vittima dell’aggressione, che sembra intenzionato a sporgere denuncia, per verificare il racconto fatto ai quotidiani. A rendere nota la vicenda, sui social, è stata Ilda Curti, ex assessora comunale all’Integrazione, che lavora col ragazzo a un progetto europeo.

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