Gaza: odg Comune Torino su Israele “occupante”, sdegno Ucei

Un ordine del giorno per Gaza, approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale di Torino, provoca la protesta dell'Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane). Nel documento, passato con 27 voti favorevoli e 1 contrario, viene espressa "profonda preoccupazione per il ripetersi di gravi episodi di repressione, per l'uso smisurato della forza da parte dell'esercito israeliano" e viene chiesto l'impegno della "Comunità internazionale" per "fare assumere a Israele le proprie responsabilità in quanto Paese occupante" e del Governo e degli organi della Ue "per la sospensione delle forniture di armi e attrezzature militari". Il testo dell'odg è stato commentato con "sdegno" dalla Comunita' Ebraica di Torino e dal'Ucei, che chiedono un incontro alla sindaca Chiara Appendino "per un indispensabile chiarimento". "Le istituzioni tutte - scrivono i presidenti Dario Disegni e Noemi Di Segni - son chiamate in questa fase così critica e importante a collaborare in un'ottica di cooperazione piuttosto che di isolamento e contestazione, a ricordare sempre che il quadro mediorientale, e la questione israelo-palestinese in particolare, sono complessi e articolati e non possono essere riassunti in una narrazione lacunosa e partigiana, e su presupposti che non corrispondono minimamente alla realtà dei fatti avvenuti. Fatti - prosegue l'Ucei - che se correttamente narrati evidenzierebbero non solo gli attacchi subiti dalle cittadine israeliane, sottaciuti da media e istituzioni, ma anche il vero dolore e profondo sfruttamento del popolo palestinese a opera di Hamas e altre logiche di potere".  

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