Comuni montani: Uncem ad Abi, mantenere servizi bancari

Il presidente Uncem, l'Unione dei comuni montani, Marco Bussone ha scritto una lettera ad Abi, Banca d'Italia e Consob per denunciare le conseguenze dell'abbandono dei servizi bancari sui territori montani. "Chiediamo ai tre soggetti, ciascuno per le proprie competenze - spiega Bussone - di strutturare con il sistema degli Enti locali, attraverso la nostra Associazione, un nuovo patto per garantire servizi bancari di prossimità anche in aree a bassa densità di popolazione. Ricordiamo anche a chi forse non conosce bene i territori montani italiani che si tratta di zone ad alta vocazione turistica, estiva e invernale, dove la 'popolazione equivalente' aumenta e i servizi bancari, come quelli postali, sono importanti per evitare spopolamento e abbandono". In Italia, secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dalla FirstCisl - ci sono 6.289 sportelli bancari in meno, il personale di rete è sceso di 26.249 addetti e 383 comuni sono rimasti totalmente privi di banche. "La spoliazione di servizi e opportunità, da parte di imprese nazionali di tutti i settori, in questo caso le banche, rappresenta per il territorio montano un aumento della marginalizzazione e dello spopolamento - afferma il presidente nazionale Uncem - emergenze che i Sindaci sono impegnati a contrastare con investimenti e sinergie. Ma a tante delle proposte fatte dagli Amministratori locali ai vertici delle banche, non vi è stata risposta positiva. Così, nonostante i tanti risparmi raccolti sui territori, gli uffici bancari sono stati chiusi". Uncem, conclude Bussone, ha da tempo denunciato che "l'on line, l'home banking, non sono una soluzione, tanto più in aree montane ad alto digital divide, dove internet ad alta velocità per bonifici e acquisto di azioni è un miraggio".

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