Castelli in aria

Dicono che… dopo l’ennesima figuraccia, questa volta rimediata in Commissione Bilancio della Camera, per Laura Castelli si faccia sempre più difficile la promozione a viceministro. Fedele alla fama di gaffeuse, infatti, ieri la giovane esponente grillina ha aggiunto un’altra perla memorabile: incespicando su numeri e leggi ha dimostrato una preparazione sulla materia talmente lacunosa da meritarsi reprimende e sberleffi dei deputati. La figura barbina della Castelli si consuma dopo la domanda di un esponente Pd che le chiede perché “nell’assestamento c’è una diminuzione di imposte indirette di 6,5 miliardi e parallelamente un aumento di imposte dirette di 2,5 miliardi”. Risposta: “Evito di commentare” è dovuta “all’evoluzione del quadro macroeconomico”. Quindi D’Ettore le chiede perché “l’evoluzione del quadro macroeconomico ha effetti negativi sulle imposte indirette e invece positivi su quelle dirette” e la Castelli si riserva “di rispondere dopo un approfondimento"” La situazione degenera sulla riduzione dei trasferimenti alle amministrazioni pubbliche, quando la Castelli, irritata, sbotta: “Ah vabbé, se questo è il vostro atteggiamento, allora sto zitta!”. “Se lei fosse mia alunna – avrebbe detto il parlamentare di Forza Italia Felice D’Ettore, professore universitario – non meriterebbe nemmeno diciotto”. E di fronte a un esterrefatto Guido Crosetto una delle menti economiche della Lega, Claudio Borghi, avrebbe affondato il coltello: “Abbiate pazienza e lasciate correre ancora per un paio di volte, poi vi mandiamo l’altro vice. Quello bravo”.

print_icon