Olimpiadi 2026: Torino, Coordinamento “No” pensa a referendum

Un referendum abrogativo della delibera olimpica o uno "in cui i cittadini accettino deliberatamente di farsi carico dei costi della candidatura". Sono le due idee, sull'esempio di quanto fatto a Sion, che sta valutando il CoNO, il Coordinamento No Olimpiadi 2026, all'indomani dell'approvazione, da parte del Consiglio comunale, del documento che dà il via libera alla candidatura di Torino per i Giochi Invernali del 2026. Per il CoNO la firma da parte della Città del "contratto di host city ci impegna, come cittadini, a sostenere economicamente i giochi olimpici, passività comprese". Da qui l'idea di un referendum. "Il percorso di candidatura - dice il CoNO - dovrebbe essere un processo di condivisione e discussione che consideri anche coloro che ne soffriranno le conseguenze e non solo i benefici dei portatori di interesse. Intensificheremo dunque l'impegno a esplicitare pubblicamente che l'opposizione alla candidatura olimpica e' comunque presente a Torino". Fra i primi appuntamenti le iniziative No Tav del campeggio a Venaus e del Festival Alta Felicità e un grande evento con musica e ospiti ai primi di settembre.

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