Marin fa per sé

Dicono che… quella vecchia volpe di Valter Marin li abbia messi tutti nel sacco. E per questo ora sarebbe in atto una mezza rivoluzione tra i sindaci delle Valli torinesi, che hanno a lungo accarezzato il sogno olimpico e che ieri, quando hanno letto il masterplan predisposto dal Coni, si sono ritrovati tra le mani un pugno di mosche. L’unico ad aver portato a casa il risultato, infatti, è stato proprio lui, il sindaco di Sestriere, il quale ha ottenuto la specialità regina dello sci alpino, lo slalom speciale. Letteralmente dimenticate tutte le altre venue a Cinque Cerchi dell’edizione 2006. Il sospetto dei colleghi è che nelle sue trasferte romane, annusata l’aria che tirava, Marin si sia preoccupato di perorare la sua causa piuttosto che portare avanti la candidatura di tutti. Insomma “ha trattato solo per sé” avrebbe sbottato ieri uno dei sindaci rimasti a bocca asciutta. Tra i più delusi c’è Monica Berton, prima cittadina di Pragelato, che ha lasciato chiuso in un cassetto il progetto di smantellare il trampolino, facendosi ammaliare dalle lusinghe olimpiche: e ora si ritrova col mostro in casa e senza i Cinque Cerchi. Come si dice, cornuta e mazziata. Discorso diverso per il grillino Luca Salvai di Pinerolo: avrà pure perso la speranza di rivedere il curling nella sua città, ma la lealtà mostrata nei confronti di Chiara Appendino sulle vicende olimpiche potrebbe fruttargli un posticino nel board della Fondazione XX Marzo, in rappresentanza della Città Metropolitana.

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