FERIE NEI CAMPI

Vacanze in agriturismo, boom in Piemonte

Le aziende agricole trascinano il turismo nella regione. Lo scorso anno gli accessi sono stati 458mila. Successo per i visitatori stranieri. Nel 2016 una legge regionale per incentivare il business a chilometri zero

Arrivano da Svizzera, Germania, Francia, Olanda, Belgio e persino dagli Stati Uniti. L’incremento del turismo in Piemonte è anche dovuto a una nuova tendenza sempre più apprezzata, soprattutto all’estero, quella delle vacanze in agriturismo. Nelle 1.300 strutture esistenti in regione, lo scorso anno si sono registrate 358mila presenza; un contributo tutt’altro che marginale al superamento dei 5 milioni di visitatori complessivi su cui il Piemonte ha potuto contare, con un incremento del 7 per cento. Nell’anno in corso la tendenza sembra essere confermata: dopo una primavera piovosa che non ha facilitato l'avvio della stagione turistica, in luglio il Piemonte ha riscontrato un boom di turisti nei suoi agriturismi, a conferma di un turismo rurale regionale in pieno sviluppo. Una performance confortante - rileva Confagricoltura Piemonte - stimolata dalla varietà delle proposte del territorio, che offre itinerari in bicicletta per famiglie e appassionati semi-professionisti, percorsi trekking, escursioni in altura, eccellenti servizi di ristorazione con prodotti tipici e strutture con piscina o ampie aree verdi.

Da mera azienda agricola, produttrice di alimenti a chilometri zero, negli ultimi anni gli agriturismi si sono collocati a tutti gli effetti nel settore dei servizi terziari, inserendo nella loro offerta l’agricoltura sociale, le fattorie didattiche, l’enogastronomia e l’affittacamere.  Per regolamentare questo tipo di attività la Regione un paio d’anni orsono ha adeguato la propria legge, regolamentando i servizi che queste strutture devono offrire. Non sono ammessi più di 35 posti letto (25 adulti e 10 bambini) per azienda e devono essere forniti  servizi minimi compresi nel prezzo, dalla pulizia delle stanze al riscaldamento. Dalle stelle, che da sempre indicano la qualità degli alberghi, per gli agriturismi bisogna fare attenzione ai girasoli e per facilitare la nascita di nuovi centri la Regione ha messo a disposizione risorse provenienti dal Piano di sviluppo rurale 2014-2020, individuando una “misura” di sostegno dedicata ai progetti che verranno proposti nell’ambito delle attività di agriturismo, agricoltura sociale e fattorie didattiche.

print_icon