VERSO IL 2019

"Per il centrodestra c'è Cirio"

Non è ancora una vera incoronazione, ma l'endorsement del presidente dell'Europarlamento Tajani è un viatico importante per il politico albese nella corsa alla presidenza della Regione Piemonte. Unico ostacolo il coinvolgimento in Rimborsopoli

“Un buon nome come candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Piemonte è quello di Alberto Cirio”. Un assist importante quello che il presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani, che è anche vicepresidente di Forza Italia, ha lanciato oggi durante la sua visita ai cantieri della Tav. Del resto, non è un mistero che l’europarlamentare cuneese sia, assieme alla neo deputata Claudia Porchietto, uno dei candidati di peso su cui il centrodestra punta da tempo per riconquistare la guida della Regione. “Quello di Cirio è un buon nome – ribadisce Tajani nel corso di un incontro con gli amministratori locali della Valle di Susa –. Auspico che anche in Piemonte il centrodestra torni a governare”. A questo punto restano due ostacoli sulla strada che porta in piazza Castello: il primo, politico, dipende dalla tenuta della coalizione, che potrebbe frantumarsi favorendo il primo esperimento di un contratto di governo regionale gialloverde; il secondo, di natura giudiziaria, attiene al procedimento sulla cosiddetta Rimborosopoli 2 relativa agli anni della legislatura di Mercedes Bresso, in cui Cirio – all’epoca consigliere regionale di Forza Italia – figura tra gli indagati per 30mila euro di spese secondo i magistrati non congrue. Per quanto aleggi il rischio di prescrizione, una eventuale condanna farebbe scattare la legge Severino e la conseguente inibizione alla carica. 

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