No Tav: avvisi orali, nuova forma di intimidazione
17:59 Venerdì 17 Agosto 2018
L'avviso orale notificato oggi a 13 attivisti No Tav è "una nuova forma di intimidazione" per "colpire chi, con coraggio e determinazione, continua a contestare il cantiere di Chiomonte e a chiamare le cose col proprio nome". E' quanto afferma il movimento che in Valle di Susa si oppone alla Torino-Lione in un articolo comparso su internet. Nel testo si sostiene che, essendo alcuni pm citati nelle carte di un'inchiesta su presunti favoritismi, questa volta è stato "mandato avanti il questore di Torino, Francesco Messina, pronto a raccogliere l'investitura pubblica e a raggiungere la ribalta delle cronache". "Che il questore fosse in cerca di notorietà - prosegue l'articolo - lo si era già notato qualche settimana fa, per aver organizzato spettacolari perquisizioni a onor di telecamera per l'applicazione di alcune misure cautelari in riferimenti alle manifestazioni del 1 maggio 2017". Nell'avviso orale, osserva l'articolista, sono contestati anche altri "episodi di lotta", tra cui una dimostrazione No Tav dell'8 dicembre dello scorso anno, la manifestazione antifascista di febbraio contro Casapound e "un'iniziativa ai servizi sociali torinesi a sostegno di una donna che rischiava di essere sfrattata dal giorno alla notte con la sua figlia minorenne". "Tutti fatti - continua l'estensore della nota - probabilmente molto invisi a chi detiene lo scettro della pubblica sicurezza in città".