Crollo ponte: parenti vittime Oleggio, avevamo perso speranza

"Ormai avevamo perso ogni speranza, la notizia del ritrovamento dei corpi dei nostri cari non ci ha sorpresi. Del resto, era rimasto acceso un cellulare e la cella che agganciava indicava senza dubbio che erano rimasti schiacciati dal crollo". C'è dolore e rassegnazione nelle parole dei familiari di Cristian Cecala, l'impiegato di Oleggio il cui corpo è stato ritrovato questa notte, sull'auto schiacciata sotto un blocco di cemento, insieme a quello della moglie Dawna e della figlia di 9 anni Krista. Dal momento in cui si era saputo che la famiglia di Cristian non era mai arrivata all'Isola d'Elba, a casa della zia, dove erano diretti per un periodo di vacanza, il fratello Antonio, madre Amelia e una delle sorelle della donna, si erano precipitati a Genova. Ieri poi erano tutti ritornati a Oleggio: "Era inutile restare là, non potevamo fare niente, mentre qui a Oleggio stavano cominciando ad arrivare altri parenti", hanno spiegato. Ma questa mattina Antonio è ripartito alla volta di Genova per il riconoscimento dei corpi.

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