Depressi

Dicono che... nei giudizi sempre più sprezzanti che, in privato, Sergio Chiamparino riserva al Pd vi siano motivazioni politiche circa l’inadeguatezza dell’attuale gruppo dirigente a dare un futuro al centrosinistra, ma anche non pochi risentimenti personali. Il governatore, infatti, nei giorni in cui al Nazareno regnava il caos sulla reggenza di Maurizio Martina, aveva maturato la convinzione che sarebbe stato chiamato a svolgere un ruolo di garanzia ai vertici nazionali, accarezzando l’idea di sostituire Matteo Orfini alla presidenza del partito. E in tal senso aveva interpretato le dichiarazioni, stillanti ammirazione e stima, dello stesso Martina a Torino. Poi nulla accadde, Chiamparino si è ritirato nei confini del Piemonte ad almanaccare sui propri destini politici, costretto a sorbirsi dai teleschermi le parate dei capataz democratici che “ogni volta che si fanno vedere perdiamo qualche migliaio di voti”, a cominciare da quella “faccia da depresso” di Graziano Delrio, l’ex ministro che forse lo aveva illuso.

print_icon