Senza rancore

Dicono che… l’ultradecennale sodalizio che lo lega a Sergio Chiamparino sia talmente inossidabile da avergli perdonato anche lo sgarbo della nomina nel sottogoverno di un fuoriuscito dal suo movimento. Quando nella tarda mattina di ieri ha varcato il portone di piazza Castello, Mimmo Portas stava ancora rimuginando  sull’affronto subito lo scorso maggio quando la giunta regionale ha designato nel cda di Soris, la società di riscossione dei tributi, Paolo Chiavarino. L’ex consigliere comunale democristiano, transitato per qualche tempo nei Moderati prima della rottura con lo stesso Portas, sarebbe stato proposto in quota “Monviso”, la lista civica guidata da Mario Giaccone, principale contendente del voto centrista nella coalizione. Oltretutto al posto del “suo” Maurizio Bruno, designato dall’allora sindaco Piero Fassino. Pazienza, acqua passata, “ma adesso Sergio non mi fare altri scherzi, devi ricandidarti”, ha concluso il lungo colloquio.

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