Giochi 2026: Chiamparino, si riconvochi tavolo a tre

"Non ho davvero capito perché Giorgetti abbia fatto saltare il tavolo visto che nessuno aveva posto condizioni ostative e non c'erano divergenze radicali. Sa un po' di pretesto, quindi penso che se c'è la volontà politica di farlo ci siano ancora i margini". Così il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, che chiede a Coni e governo di riconvocare il tavolo a tre sui Giochi del 2026. "Io ci andrò - dice a margine dell'inaugurazione di Terra Madre - e mi auguro venga anche la sindaca Appendino".

Per Chiamparino "è auspicabile che Coni e Governo prendano questa iniziativa anche perché non credo che il Cio accetti come garanzia soldi dei privati. Questo - dice - farebbe diventare le Olimpiadi un business, un evento non più basato sullo spirito sportivo ma sugli interessi". E ricorda che, "perché una candidatura venga ufficializzata, se le regole non sono cambiate, non può prescindere da una lettera di garanzie del Governo in carica".

Quella di una candidatura olimpica a tre, con le montagne piemontesi senza Torino, "è un'ipotesi che al momento non c'è, non se so nulla". A dirlo, a margine dell'inaugurazione di Terra Madre Salone del Gusto, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. "L'ipotesi che al momento c'è, che io auspico se c'è la volontà politica del Governo e del Coni - sottolinea - è quella di riprendere da dove eravamo, dal tridente". L'auspicio del governatore piemontese e' infatti che a Roma venga riconvocato un tavolo per provare a riportare avanti la candidatura Torino-Milano-Cortina. "Si può provare - dice - poi non è detto che vada in porto così com'è. Comunque - aggiunge - il tempo c'è ancora, per ora non c'è nessuna candidatura ufficiale perché le candidature si decidono a gennaio".

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