POLITICA & GIUSTIZIA

Peculato. Indagata l'ex M5s Montalbano

Invito a comparire per la pasionaria No Tav e No Olimpiadi. Aveva utilizzato l'auto blu per andare a prendere sua figlia a scuola. Dopo quella vicenda la rottura con il gruppo grillino e il passaggio all'opposizione di Appendino

L’ipotesi di reato è peculato per aver utilizzato un’auto di servizio per scopi non istituzionali. Questa è la ragione alla base dell’inchiesta su Deborah Montalbano, consigliera comunale a Torino, eletta nel Movimento 5 Stelle e poi messa all’indice dai suoi colleghi per via di questa vicenda e di una serie di altri dissidi, al punto che nel marzo scorso, all’indomani delle elezioni politiche, prima lascia la formazione pentastellata e poi fonda un suo gruppo, denominato “Uscita di sicurezza”.

Nell’ambito di un’inchiesta della polizia giudiziaria, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Beconi, Montalbano ha ricevuto nei giorni scorsi un invito a comparire. Nelle prossime settimane dovrà presentarsi al Palazzo di giustizia per essere interrogata e fornire una giustificazione per l’utilizzo (improprio?) dell’auto del Comune. Nel gennaio scorso emerse il caso per mezzo della relazione di servizio scritta dall’autista di Palazzo Civico che raccontò di aver accompagnato, il 7 novembre 2017, la consigliera a prendere la figlia a scuola per poi tornare in municipio. “Ho usato l’auto di servizio — aveva ammesso la consigliera — alcune volte per questioni di rappresentanza, solo una volta per questioni personali: non avevo nessuno che tenesse mia figlia, ho chiesto un passaggio ai miei colleghi, nulla; non sapevo come fare”.

Per questa ragione la Procura ritiene nello specifico che si tratti di un caso di peculato d’uso, cioè quando si configura un utilizzo “momentaneo della cosa e questa, dopo l’uso momentaneo, è stata immediatamente restituita”. Il reato è punito con una pena da sei mesi a tre anni. Per questa ragione, spinta anche dagli altri consiglieri pentastellati, lei lasciò la presidenza della commissione IV e il gruppo M5s. “È sbagliato utilizzare un’auto blu per scopi personali, qualunque essi siano? Si, sempre — aveva scritto su Facebook in un post chiarificatore —. Le motivazioni dell’utilizzo eccezionale sono già state spiegate”.

Da allora Montalbano, attivista della prima ora, molto impegnata nelle periferie e nelle lotte per la casa (e con vecchi problemi di morosità con l’Atc), è diventata una delle spine nel fianco dell’amministrazione di Chiara Appendino soprattutto sui temi sociali, sull’opposizione alla candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026. Da un suo esposto è nata un’inchiesta sui disservizi dell’Anagrafe cittadina e sull’esistenza di una presunta corsia privilegiata per alcuni cittadini di Serie A, tra cui i calciatori della Juventus.

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