VERSO IL 2019

“Fuffonarie” a Cinquestelle, votano in pochi vincono i soliti

Nessuna sorpresa nella conta on line per selezionare i rappresentanti grillini alle Regionali. Tutti gli uscenti in corsa per il secondo mandato. Bertola favorito per la candidatura a governatore. Duemila votanti su Rousseau, uno su dieci era candidato

Hanno partecipato 1.875 attivisti alle Regionarie del Movimento 5 stelle, la conta on line, in scena durante tutta la giornata, sulla piattaforma Rousseau per selezionare i pretendenti a uno scranno di Palazzo Lascaris. Meno di duemila persone hanno scelto chi si candiderà ad amministrare il Piemonte, una regione di circa 4 milioni e mezzo di abitanti. Uno su dieci era candidato, la metà di questi ha preso meno di 15 preferenze.

Passano la prova i consiglieri regionali uscenti: Francesca Frediani, Federico Valetti, Mauro Campo e Giorgio Bertola che per essere stati tra i dieci più votati potranno ambire anche alla carica di governatore in una successiva selezione, aperta anche agli altri "migliori classificati" di ogni provincia, Fabio Desilvestri, Paolo Maria Mosca, aspirante parlamentare alla Camera nel collegio uninominale di Vercelli, Luisella Neri, Sean Sacco, alessandrino che aveva già tentato la candidatura in Regione nel 2014, Alvi Torrielli e Luca Zacchero. Avranno tempo fino alle 13 di domani per decidere se candidarsi o no per la presidenza della giunta.

La sfida più appassionante è stata in provincia di Torino dove sono stati più di cento i candidati. Sarah Disabato si è aggiudicata a sorpresa il testa a testa con il collega nel Consiglio comunale di Collegno Domenico Monardo, sostenuto dalla sottosegretaria Laura Castelli, addirittura immaginando per lui un futuro da governatore, in ottica anti-Bertola. Operazione fallita. Disabato ottiene 155 voti davanti alle consigliere della Città Metropolitana Silvia Cossu (128) e Anna Merlin (125). Alle loro spalle il blogger Fabio Martina (84), ideatore di Bojafauss, brillante portale d’ispirazione grillina attivo fino a qualche anno fa, e subito dopo Monardo (71). Buona la prova di Paolo Vinci, staffista al Comune di Torino dell’assessore Marco Giusta, che non dovrebbe avere difficoltà a entrare in lista. A sorpresa fuori dai giochi l’altro portaborse in corsa, Angelo Leto, collaboratore dell’assessora Sonia Schellino che in pochi giorni assomma delusioni politiche e delusioni d’amore, di cui aveva recentemente informato amici e conoscenti via facebook.

Fuori dai primi e probabilmente pure dalla lista anche Paolo Tkalez, giunto oltre la ventesima posizione. Passò agli onori delle cronache qualche anno fa, quando era stato denunciato dall’ex deputata grillina Eleonora Bechis per delle pesanti accuse che le aveva rivolto. Lei poi era uscita dal Movimento 5 stelle e alla fine della scorsa legislatura pure dai radar della politica nazionale e locale.  

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