Nucleare: Sogin, sciopero nei tre stabilimenti piemontesi

Coinvolgerà anche i lavoratori Sogin degli stabilimenti di Saluggia e Trino (Vercelli), e Bosco Marengo (Alessandria), lo sciopero indetto a livello nazionale da Filctem Cgil, Flaei e Uiltec per venerdì pomeriggio. Sono numerose le motivazioni che hanno spinto le sigle sindacali a protestare contro la società incaricata dallo Stato di smantellare i siti nucleari italiani. "La lista delle promesse disattese dal gruppo Sogin è lunga - commentano Matteo Pisani e Daniele Bovolenta, della Filctem Vercelli -; la prima è la mancata stabilizzazione dei lavoratori somministrati. Negli anni si è assistito a una destrutturazione dell'organizzazione e a una mancata valorizzazione del personale". A livello nazionale sono 80 i lavoratori interinali che rischiano il rinnovo del contratto entro il 2018, di cui due a Trino e uno a Saluggia; a Bosco Marengo non ci sono contratti a rischio, anche se all'interno del sito alessandrino lavorano ogni giorno molti lavoratori precari. "A livello locale - proseguono i sindacati - non riusciamo più ad avere alcun confronto con Sogin; inoltre non c'è stata una revisione degli accordi economici come noi avevamo richiesto, ed è mancata un'armonizzazione contrattuale dei lavoratori Nucleco, sempre del gruppo Sogin". Lo sciopero di 4 ore, venerdi', sarà preceduto da un'assemblea di tutto il personale Sogin e Nucleco, che si compone di 60 dipendenti nel sito di Saluggia, 70 a Trino e 40 a Bosco Marengo. Non incroceranno le braccia solo i dipendenti indispensabili al mantenimento della sicurezza nei siti. Una delegazione di lavoratori vercellesi prenderà parte, a Roma, al presidio di fronte al Ministero dello Sviluppo Economico che si terrà lo stesso giorno.

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