Referendum Vco: Boeti, rigettate finalità politiche promotori

Nel referendum del Vco "i promotori della consultazione hanno perseguito finalità politiche più che le rivendicazioni del territorio, rispetto alle quali il presidente Chiamparino e il vicepresidente Reschigna hanno assunto precisi impegni". E' quanto afferma Nino Boeti, presidente del consiglio regionale del Piemonte. "Il referendum - precisa Boeti - è un grande strumento di partecipazione e i confini amministrativi non sono 'sacri', infatti la Costituzione prevede la possibilità di modificarli. Nel caso del Vco, tuttavia, mi pare che i promotori della consultazione abbiano perseguito finalità politiche più che le legittime rivendicazioni del territorio. Finalità politiche ampiamente rigettate dagli abitanti del Vco". "Peraltro, - prosegue Boeti - mi era parsa una scorrettezza istituzionale quella commessa dal Presidente della Lombardia Attilio Fontana, quando si è dichiarato pronto ad accogliere il Vco, promettendo ponti d'oro. Promesse alle quali, evidentemente, i cittadini non devono aver troppo creduto". Per Boeti, "si è persa un'occasione per utilizzare meglio i 350 mila euro spesi per questa consultazione, che non cancella le esigenze del Vco e di tutte le altre aree di confine e marginali, alle quali come governo regionale siamo chiamati a dare risposte".

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