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Analisi costi benefici sulla Tav, la commissione ancora non esiste

I tecnici designati dal ministro Toninelli avrebbero dovuto concludere il proprio lavoro entro novembre, e invece la loro nomina non è neppure ufficiale. Lo ha scoperto il deputato Pd Gariglio che da mesi chiede gli atti - DOCUMENTO

Il destino della Tav nelle mani di una commissione fantasma, quella dei 14 esperti guidati dal professor Marco Ponti, incaricata (mai ufficialmente) di redigere l'analisi costi-benefici sulle grandi opere e in particolare sulla linea Torino-Lione. “Gli atti di nomina sono attualmente privi di efficacia perché la Corte dei Conti ha sollevato rilievi e solo oggi ultimo giorno utile, il ministero ha trasmesso alla Corte la documentazione richiesta” rivela il deputato del Pd Davide Gariglio, che accusa: “Fino ad oggi, non c’è stata alcuna Commissione”.

Una scoperta, quella fatta da Gariglio, frutto di una ricerca ostinata di un documento che dal dicastero sembrava non voler saltare fuori. Determinato a far breccia nella burocrazia ministeriale o, come capiterà, svelare imabarazzanti retroscena politici, il deputato torinese si era piazzato al ministero di Porta Pia pronto pure a passarvi la notte per di ottenere quel che cercava. Aveva  deciso che sarebbe andato fino in fondo se non fosse stato consegnato l’atto di nomina con cui il ministro Danilo Toninelli avrebbe dovuto designare i  componenti della commissione che sta redigendo l’analisi costi-benefici sulle grandi opere, tra cui la Torino-Lione. “Il 7 agosto ho fatto un’istanza di accesso” afferma Gariglio in un video che sta circolando sui social, ma da allora non ha mai ottenuto quell’atto. La richiesta è stata ribadita anche in aula davanti al presidente di Montecitorio Roberto Fico e al sottosegretario Edoardo Rixi. Ma niente. Negli ultimi due giorni ha fatto la spola da Montecitorio al Mit, venendo di volta in volta rimbalzato senza ottenere quanto richiesto. Di qui la decisione di intraprendere una protesta plateale: “Starò qui, anche tutta la notte se del caso, fintanto che non avrò avuto una copia del decreto ministeriale di nomina o un documento firmato da qualcuno di autorevole in cui mi si dica per quali motivi non sono in grado di darmi questo decreto ministeriale”. Qualche ora dopo la sconcertante scoperta.

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