DIALETTICA?

"Coi Sì Tav fascisti e 'ndrangheta"

Prosegue la campagna d'odio di grillini e oppositori della Torino-Lione. Ora è la volta del sindaco di Venaus che stila le categorie di chi domani manifesterà a Torino: "CasaPound, servi degli incarichi, professionisti falliti, corrotti, corruttori,...". E il Pd

Non solo “anziani disinformati, disperati e madamin salottiere”, domani in piazza ci saranno anche “CasaPound, ‘ndrangheta, Pd, professionisti liberi e servi degli incarichi, professionisti falliti o sull’orlo del fallimento, corrotti, corruttori, organizzazioni responsabili e complici dello sfascio italiano... e tanta gggentee”. Dopo i deliri della consigliera M5s Viviana Ferrero e il video tristanzuolo del collega Massimo Giovara, attorucolo di quart’ordine, ci pensa il sindaco di Venaus Nicola Durbiano, professionista della bassa velocità, ex socialista, a gettare un po’ di benzina sul fuoco in attesa della manifestazione di domani a sostegno della Torino-Lione. La dimostrazione che grillini e No Tav stanno perdendo la brocca, insomma sono sull’orlo di una crisi di nervi. Le parole del primo cittadino valsusino sono comparse tra i commenti a un post di Saverio Mazza, segretario organizzativo del Pd torinese

“Nei commenti leggo livore rabbia ed insulti, anche questi fanno parte del dna di chi pensa di detenere la verità rivelata e non ha un minimo rispetto di un intero territorio e delle opinioni altrui”, scrive Durbiano che, a chi gli chiede polemicamente a quale categoria appartenga lui, risponde “alla categoria dei tanti Sindaci Onesti, come Appendino, che operano per il bene di tutti spesso in contrapposizione agli interessi enormi di pochi”. E proprio qui s’innesca il cortocircuito che tanto spaventa i sostenitori del No: se domani saranno in migliaia, forse decine di migliaia, a manifestare per il Sì alla Tav, come potrà reggere in futuro la storiella del “bene di tutti contro gli interessi di pochi”? Di qui, probabilmente, le tante reazioni scomposte e francamente fuori di senno di tanti sedicenti tutori del bene comune.

“Il Pd non accetta in alcun modo parallelismi con associazioni o comportamenti criminali e dunque valuterà nelle prossime ore come difendersi anche in sede giudiziaria” replica Mazza. “Continuano gli insulti” prosegue Mazza, e “le accuse diffamanti e gravissime nei confronti dei partecipanti alla manifestazione di domani ed anche del Pd, da parte di rappresentanti delle Istituzioni. Mi spiace - aggiunge - che anche il sindaco di Venaus si sia accodato a questo modo di far politica, con la p minuscola”. Il Pd sta dunque valutando di tutelarsi per via legale e, conclude Mazza, “per quanto riguarda, invece, la polemica politica, credo proprio non ci sia nulla da aggiungere, il tutto si commenta da sé”.

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