Pd: Fassino, no lacerazioni. Congresso su temi non su nomi

"Maurizio Martina si è caricato del compito di guidare questo partito nella fase più difficile per il Pd e per questo va ringraziato. Dobbiamo accelerare il più possibile la ricostruzione, anche se la rappresentazione di un partito fermo in questi mesi non la condivido". Lo dice Piero Fassino prendendo la parola nel corso dell'Assemblea del Pd. "Abbiamo messo in difficoltà questa maggioranza su molti provvedimenti. Qualcosa comincia a muoversi anche nella società, con le manifestazioni di Roma e Torino. Tante cose ci stanno dicendo che c'è un movimento che ha una sua spontaneità. La ricostruzione ha bisogno di un tempo e di sostenere e accompagnare un movimento, facendolo diventare parte e protagonista di una alternativa, che è quello che dobbiamo fare. Per questo - aggiunge - il congresso cade in un momento giusto, quando cominciano ad esserci i germi di una opposizione che si vede e i segnali di una difficoltà del governo, dall'Europa ai termovalorizzatori". "Credo ci sia bisogno di fare un congresso sulla politica, cioè sui nodi. Il voto del 4 marzo ci consegna una domanda di protezione insoddisfatta. Questo è un grande tema, fondamentale. Il voto ci consegna una frattura democratica che dobbiamo sanare. Non abbiamo bisogno di un congresso lacerante", conclude Fassino.  

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