Penalisti, De Sanctis nuovo leader
Andrea Giambartolomei 19:17 Mercoledì 28 Novembre 2018In un periodo di proteste contro le riforme del governo M5s-Lega, la Camera penale "Vittorio Chiusano" rinnova le sue cariche. Trinchero lascia dopo due mandati e quattro anni: "Bisogna contrastare il populismo giustizialista"
Cambio al vertice della Camera penale “Vittorio Chiusano”, l’associazione degli avvocati penalisti del Piemonte e della Valle d’Aosta impegnata nella difesa della professione e dei diritti dei clienti. Dopo due mandati e quattro anni alla guida, Roberto Trinchero cede la sua carica. Al suo posto va Alberto De Sanctis, il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti al termine dei due giorni di voto, scelto dal consiglio direttivo composto dai nuovi eletti: oltre a De Sanctis, che ha ottenuto 115 voti, ne fanno parte il tesoriere Arianna Corcelli (89), Luca Bruno (87), Barbara Passanisi (85), il vicepresidente Luca Dalla Torre (79), il segretario Agostino Ferramosca (74), Chiara Giuntelli (73), Edoardo D’Ettorre (65) e Mirco Consorte (63).
La Camera penale, intitolata alla memoria di Vittorio Chiusano, è legata all’Unione camere penali italiane con cui sta portando avanti una protesta contro le riforme del governo gialloverde e del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, come quella che cambia la disciplina della prescrizione, ma non solo. “Sono convinto che il prossimo direttivo continuerà, insieme all’Ucpi, a contrastare il populismo giustizialista che sta prendendo piede sempre di più”, spiega l’avvocato Trinchero (a destra), che riassume così il suo mandato alla guida del direttivo: “Sono stati quattro anni molti intensi, di grande impegno, passione ed entusiasmo per tenere la camera penale ‘Vittorio Chiusano’ ad alto livello e alta visibilità in Italia”.
In questi anni uno degli impegni maggiori del consiglio direttivo è stato comunicare all’opinione pubblica gli scopi e i temi come la tutela delle garanzie, il giusto processo, la ragionevole durata e la terzietà del giudice: “Uno dei risultati più belli è stata la raccolta di 72mila firme consegnate al parlamento per la separazione delle carriere in magistratura - ricorda -. La nostra camera penale è stata terza in Italia per il numero di sottoscrizioni raccolte. È stato un modo per comunicare ai cittadini questi problemi della giustizia. Per due mesi abbiamo passato il weekend col banchetto in via Roma”. Altro risultato positivo è il convegno della scorsa settimana nel quale anche “l’accademia”, con professori e costituzionalisti, si è schierata contro le riforme di questo governo. Il fronte adesso restano le proposte di cambiamento di Bonafede, ma anche il contrasto alle proposte dell’Associazione nazionale magistrati in cui è maggioritaria la correntee di "Autonomia e Indipendenza" fondata da Piercamillo Davigo.
La Camera penale ha mantenuto in questi anni gli ottimi rapporti con i vertici di Tribunale e Procura, a cui non hanno mai fatto mancare le loro proposte e le loro idee per migliorare l'organizzazione della giustizia torinese. “I buoni rapporti sono aperti e leali, trasparenti anche nella contrapposizione con il riconoscimento dell’importanza dell’avvocatura - conclude Trinchero -. In questi giorni ho sentito dei magistrati darci ragione sull’astensione della scorsa settimana”.