Tav: Foietta, da fonti Mit pretesto costruito su falso

Il quaderno 10 citato dalle fonti del Mit "ha preso atto - argomenta Foietta - di come le previsioni della Commissione Europea 2007-2009 non abbiano previsto nelle sue dimensioni e nella sua durata la peggior crisi economica del dopoguerra e che, a causa della sovrastima di crescita del Pil si sia verificata una sovrastima dei flussi di traffico previsti su tutta l'Europa, Italia compresa. Ma questo non può valere solo per i flussi ai confini francesi, ma in modo altrettanto e forse più consistente per quelli con la Germania e i paesi del Nord e del Centro Europa, dove - aggiunge il commissario di governo per la Torino-Lione - non mi risulta che nessuno abbia usato questo pretesto per sospendere e/o riconsiderare i lavori del Brennero". Per Foietta, la scelta del governo di fare un'analisi costi benefici "non può essere giustificata con argomenti tecnici ne' giuridico-amministrativi, ma rimane una scelta esclusivamente politica. E mi permetto di precisare alle 'anonime' fonti del Mit che di analisi economiche di valutazione della convenienza dell'opera ne sono state realizzate ben sette, fra il 2003 e il 2014.

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