Bragantismo

Dicono che… l’ultima versione del connubio taxi e politica – dalla celebre frase di Enrico Mattei sull’uso che il presidente dell’Eni faceva dei partiti, passando per Giulio Andreotti scarrozzato nel film da Alberto Sordi – sia interpretato al meglio e nella maniera più vera da Paola Bragantini. L’ex deputata torinese del Pd che ha mancato per meno di duecento voti il ritorno a Montecitorio e da un mese risponde alle chiamate delle centrale con la sigla Parigi 12, ieri ha incassato i non abituali né mai troppo generosi complimenti di Paolo Mieli. L’ex direttore del Corriere, nella trasmissione Le Parole della settimana su Rai3, ha indicato l’ex parlamentare ora tassista come uno dei rarissimi esempi di parlamentari che diventati ex non si rifugiano in posti comodi e di comodo ottenuti. Un’eccezione da meritarsi pure un neologismo partorito al volo da Stefano Massini: il bragantinismo. Insomma altro che usare i partiti come un taxi, per dirla con Mattei. Vuoi vedere che la Paola potrebbe fare pure il contrario…   

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