Tav: sindaco Chiomonte, "atto imbecille, non cambio idea"

"Un atto vile e di disperazione Un gesto fatta da chi si trova davanti tanta gente che era in silenzio e che prende coraggio". Il sindaco sì Tav di Chiomonte, Silvano Ollivier, commenta così, interpellato dall'Ansa, il gesto intimidatorio di cui è stato vittima la notte tra venerdì e sabato, prima che si recasse a Torino per il flash mob a sostegno della realizzazione della Torino-Lione. "Mi sono spaventato", ammette il primo cittadino, che si è accorto dei chiodi quando è uscito di casa per recarsi alla manifestazione. "Mi ha avvisato il sindaco di Gravere, Piero Franco Nurisso, che era passato a prendermi con l'auto per accompagnarmi a Torino". I chiodi erano davanti al cancello di casa, e non conficcati alla porta d'ingresso come appreso in un primo momento. "Erano ventisei: dodici a destra e dodici a sinistra, proprio sul vialetto fuori dal garage - spiega -. Passandoci sopra, avrei bucato tutte e quattro le gomme. Un gesto intimidatorio? Di certo non posso fermare io la Tav, non è in mio potere, anche se non cambio idea sulla sua utilità. Quindi perché intimidirmi? E' un atto imbecille”.

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