Tav: Foietta, non si andrà ad alta velocità

Sulla Tav "non ho mai parlato con questo governo. Ho scritto 12 lettere via Pec ma non ho ricevuto nessuna risposta". Lo ha detto il commissario straordinario del governo per l'asse ferroviario Torino-Lione, Paolo Foietta, a margine di un'audizione in commissione Trasporti della Camera sulla sua attività. "È una cosa gravissima, visto che sono commissario e il governo è il mio interlocutore. Si tratta di una situazione paradossale", ha aggiunto. Nel merito dell’opera, il commissario di governo ha precisato: "Sul resto della Alpi si stanno facendo sette tunnel: in Svizzera tre sono già stati finiti, poi c'è quello dello Brennero e gli austriaci stanno alacremente lavorando per rinnovare tutto il sistema delle gallerie dell'800. Non capiscono perché quello che vale ai confini con l'Austria e con la Svizzera non possa valere nelle Alpi occidentali".

Si deve chiarire "una volta per tutte tra Sì Tav e No Tav che almeno dal 1993" la Torino Lione "non è una linea ad alta velocità e non vi viaggeranno treni ad alta velocità". "Stiamo parlando di linea ferroviaria moderna a standard europei in grado di portare in sicurezza treni che per standard Ue devono essere lunghi pesanti larghi e alti – spiega Foietta – una sagoma che permette di trasportare semirimorchi che viaggeranno alla stesa velocità alla quale viaggino oggi i treni merci, vanno a 120-150 chilometri all'ora". Insomma, "è una favola che le merci andranno più veloci – sottolinea il Commissario straordinario del Governo- viaggeranno a una velocità commerciale ragionevole e aumentando la capacità attuale che non esiste, perché la linea attuale è satura, una linea vecchia che non funziona più". Per quel che riguarda gli altri convogli, "la velocità dei treni passeggeri sarà di 220 km/h, assolutamente ragionevole visto che la variante valico è attraversata dal Tgv a 62 km/h, la stessa velocità dei servizi del sistema ferroviario metropolitano". "Per alcuni il Tgv a 62 km/h è un successo – aggiunge – ma una Ferrari passa anche su una carrareccia, bisogna vedere a che condizioni". Insomma "almeno per una volta sono d'accordo con Travaglio, almeno una, parlare di Alta velocità e una patacca" dice il commissario, "io mi sono sforzato di parlare di sostituzione di una linea ferroviaria costruita nell'800 che ha finito la sua vita, costruita quando le condizioni erano strutturalmente diverse dalle attuali".

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