Salute: a Torino salvato con intervento cardiochirurgia in Pronto soccorso

E' stato salvato con un intervento di cardiochirurgia in emergenza direttamente in Pronto soccorso. Protagonista dell'insolita vicenda a lieto fine è un uomo di 69 anni, che alcuni giorni fa è giunto all'ospedale Mauriziano di Torino con una grave diagnosi: ematoma di parete dell'aorta ascendente, con elevatissime probabilità di rottura e pochissime chances di sopravvivenza. E' iniziata subito una corsa contro il tempo, ma il cuore dell'uomo ha smesso di battere. Immediata la reazione di tutto il personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso diretto dal dottor Domenico Vallino. Il medico di guardia, aiutato dalla sua equipe, ha incominciato le manovre cardio-rianimatorie secondo protocollo. Ne è seguita una pericardiocentesi (aspirazione del sangue dal pericardio con un lungo ago) eseguita dall'equipe di cardiochirurgia. Tutti i tentativi di far ripartire il cuore, però, sono stati vani. E' stato a quel punto che è apparso evidente ai sanitari che l'uomo non avrebbe avuto alcuna possibilità di arrivare vivo alla sala operatoria di cardiochirurgia, dove il personale era già pronto ad accoglierlo. In una sala del Pronto soccorso si è proceduto alla sternotomia in emergenza, tra un massaggio cardiaco e l'altro, si sono rimossi i coaguli dal pericardio e il cuore ha ricominciato a battere. Messo in sicurezza, il paziente è stato portato nelle sale operatorie del blocco cardiovascolare per completare il lavoro cominciato. L'uomo è uscito dalla sala operatoria in buone condizioni emodinamiche, ma con il grosso dubbio circa le funzioni neurologiche per il prolungato arresto cardiaco. Il giorno dopo il paziente si è svegliato senza alcun deficit e dopo 3 giorni di cure presso la cardiorianimazione, è stato trasferito presso il reparto di Cardiochirurgia dove si trova attualmente in buone condizioni.

print_icon