Numero unico 112, Chiamparino, Piemonte pilota in Italia

"Non vorremmo lodarci da soli, ma quello del Piemonte è un progetto pilota in Italia": lo ha sottolineato il governatore Sergio Chiamparino, in occasione di un appuntamento in Regione nella Giornata celebrativa del Numero Unico Europeo 112. Fra gli intervenuti, l'assessore alla Sanità Antonio Saitta, il prefetto di Torino Claudio Palomba, e Carlo Bui, che ha messo a punto il disciplinare nazionale sulla gestione del numero unico. La centrale unica piemontese, attiva dal gennaio 2017, tratta quasi settemila chiamate al giorno, rispondendo nel 66% dei casi entro 5 secondi. È in grado di geolocalizzare gli utenti in modo molto preciso, inviando un messaggio. Rispondendo, chi chiama attiva il proprio gps, che indicherà precisamente la posizione. Il 112 viene chiamato gratuitamente, anche da telefoni senza traffico, e si può essere assistiti in 14 lingue. Il compito della centrale e' filtrare le chiamate e girarle a chi dovrà gestire l'emergenza: nel 46% dei casi si tratta di sanità, nel 31% di carabinieri, nel 13% di polizia, nel 9% di vigili del fuoco e nell'1% di vigili urbani.

"Il vantaggio del numero unico - ha spiegato Saitta - è che permette di distribuire nel modo migliore gli interventi e nello stesso evita di sovraccaricare la centrale operativa della forza chiamata a intervenire. Se prima 50 telefonate che segnalavano lo stesso problema dovevano essere gestite da chi era già in prima linea a organizzare l'intervento, ora il numero unico ne inoltrerà una sola, o comunque solo quelle che aggiungono elementi utili all'intervento. "Il Piemonte - ha commentato Bui - è una Regione che ha ottenuto risultati eccezionali. Il modello potrebbe essere esteso a livello nazionale: propongo di attivare un tavolo tecnico con lo scopo di rendere l'app piemontese disponibile in tutta Italia". "Più siamo efficienti - ha detto il prefetto, che ha ricordato i recenti finanziamenti per il 112 nella legge di bilancio nazionale - più possiamo salvare vite".

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