No Tav chiedono amnistia reati

L'analisi costi-benefici certifica che la Torino-Lione è inutile e costosa, come diciamo da sempre; se come speriamo l'opera non si farà, crediamo si debba valutare una amnistia per tutti i reati ci ci sono stati contestati in questi anni, dal momento che ci siamo adoperati per evitare un danno al Paese". Così Lele Rizzo, uno dei leader del Movimento No Tav, in occasione della presentazione della manifestazione del 23 marzo, a Roma, contro tutte le grandi opere inutili. "Oggi ci prendiamo il merito di una battaglia che portiamo avanti da trent'anni - aggiunge - ma vogliamo qualcosa di più. Bisogna iniziare a ragionare seriamente su azioni concrete, a cominciare dalla smilitarizzazione della Val Susa e del cantiere che è destinato a chiudere". Infine una stoccata all'Osservatorio e al Commissario di Governo Paolo Foietta che, dice Rizzo, "è arrivato al suo ultimo giorno di lavoro ed è la prima volta che non ci dispiace che una persona resti senza lavoro. Ora - conclude - ci aspettiamo la stessa cosa per i vertici Telt".

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