GLORIE NOSTRANE

Zingaretti e Basta (per ora)

Arriva dal centrodestra l'autoproclamatasi social media manager del nuovo segretario Pd. Una "psicologa" tutta selfie e messa in piega che fa storcere il naso a più di un iscritto e dirigente dem. Ieri in prima fila al fianco del nuovo segretario

Un post commosso, intimo, toccante, a tratti struggente quello che Flaviana Basta, in arte Flavia e Basta, ha lasciato ai posteri, vergato sulle indelebili pagine di facebook. “Finalmente è arrivato il momento tanto atteso e a cui non ho mai smesso di credere un solo istante: abbiamo vinto il congresso” esulta la "psicologa" tutta selfie e messa in piega, manco fosse sul palco nella notte degli Oscar. Una democratica verace che ora può sentirsi “finalmente parte di questa comunità” dopo essere stata parte di un’altra comunità, quella di centrodestra e aver contribuito (nel suo piccolo) alla sconfitta di Piero Fassino alle amministrative del 2016. Era candidata nella lista civica di Roberto Rosso, sui suoi manifesti elettorali campeggiava il motto “Più sicurezza uguale più sviluppo” e ancora “precedenza agli italiani”. Poi la conversione “grazie a Enzo Lavolta”, il vicepresidente della Sala Rossa, già assessore all’Ambiente di Torino, che l’ha portata sulla retta via. Durante lo spoglio - delle schede - Flaviana era al partito con lo stato maggiore zingarettiano in trepidante attesa di buone nuove dai seggi e quando il trionfo è stato annunciato è scattata una mitragliata di foto che neanche sul red carpet di Venezia. Non c’è big del Pd che non sia passato sotto il suo obiettivo: sui social campeggiano immagini con Piero Fassino, Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, Roberta Pinotti, Gianni Cuperlo, Matteo Richetti, Paolo Gentiloni, Anna Rossomando, Magda Zanoni, Marianna Madia, Marco Minniti, solo per citarne alcuni. Persino il veterano Giancarlo Quagliotti, storica eminenza grigiastra di Fassino, in un momento di debolezza ha ceduto alle lusinghe del selfie.

Dalla destra di Rosso al candidato rosso del Pd il passo è stato breve. Dalle battaglie sulla sicurezza a quelle sull’inclusione (la sua) in una comunità in cui “non tutti hanno avuto la voglia e nemmeno l’interesse di accettarmi”. Un protagonismo giudicato dai più un tantino eccessivo al punto che ora c’è chi si ribella: “Io lo so che  Zingaretti ha vinto, il Pd è di nuovo post-comunista e siamo tutti felici. Ma è davvero questa la gente che imbarcano in Piemonte e che ora si annuncia SMM (social media manager ndr) del Pd regionale su facebook?” scrive la biellese Clara Canova, pubblicando le foto dei manifesti elettorali di Flaviana Basta alle amministrative 2016. Che abbia ottenuto un incarico dal Pd piemontese non risulta, anche se tra le mansioni che lei annovera sui suoi profili si legge davvero “Social media manager per Nicola Zingaretti”. L'imbarazzo inizia a serpeggiare dalle parti di via Masserano e così il segretario regionale Paolo Furia mette le mani avanti: "Non ha nessun incarico nel partito e non mi risulta curi i social di Zingaretti".  Ancora ieri, trulla trulla, è comparsa, a favore di flash, giuliva al fianco del nuovo leader del Nazareno, in visita a Sergio Chiamparino in piazza Castello. Che sia nata una stella?

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