WELFARE

Reddito di cittadinanza, nessun assalto ai Caf

Contrariamente alle previsioni la misura che esordisce oggi non provoca particolari disagi. Il Piemonte è tra le regioni del Nord in cui l'attività è più intensa. Qualche disagio nel Mezzogiorno

Nessun assalto ai Caf per il reddito di cittadinanza, ma una situazione differenziata sul territorio nazionale. Lo ha riferito Mauro Soldini, coordinatore della Consulta nazionale dei Caf. “I flussi sono a macchia di leopardo con alcuni situazioni critiche al Sud – spiega – in particolare in qualche sede di Catania, Cosenza, Castrovillari. Attività più intensa a Milano, Torino e a Roma solo in alcune zone di periferia. Regolare la situazione in Toscana”. Un bollettino in cui l’allarme lanciato nelle ultime 24 ore viene ridimensionato e anzi pare funzionare la decisione di scaglionare per ordine alfabetico i richiedenti. Secondo i dati raccolti dai Caf Cisl alle 10 erano state raccolte 1.000 domande. Al Nord, il Piemonte è tra le regioni in cui l’attività è più intensa. Sulla questione è tornato oggi anche il governatore Sergio Chiamparino, che insieme all’assessore al Lavoro Gianna Pentenero ha più volte denunciato i rischi di una partenza monca del provvedimento, in cui l’assegno non sia affiancato dalle politiche attive del lavoro. “Le regioni non fanno ostruzionismo, ma ci vuole un lavoro coordinato con l’Agenzia per il lavoro nazionale per evitare che ci siano degli intoppi organizzativi” ha affermato Chiamparino. “Il reddito di cittadinanza rappresenta una misura per migliorare l’accompagnamento al lavoro e contrastare la povertà. Sul funzionamento non è vero che le regioni fanno ostruzionismo, ma occorre accelerare la collaborazione con l’Anpal soprattutto su qualche farraginosità nelle procedure che non vorrei poi fossero scaricate sulle spalle degli enti locali.

Per accedere al beneficio, si può fare domanda online con l’identità digitale Spid di secondo livello, oppure rivolgersi direttamente a uno dei 12mila uffici postali o nei 10mila Caf. Per quanto riguarda i Caf, la loro attività è stata dedicata soprattutto ai modelli Isee, per quanti non se ne erano dotati nei mesi scorsi (forte è stata la richiesta a febbraio) e a prendere appuntamenti per la compilazione delle domande dalla prossima settimana. Poste invece fa sapere che alle 14 sono state presentate 29.147 domande e che “il flusso dei cittadini richiedenti è stato costante e ordinato su tutto il territorio nazionale”.

“Sono contenta che il ministro Di Maio consideri prioritaria una mediazione con le Regioni sui cosiddetti navigator” dichiara Pentenero, che aggiunge: “Di certo non ci si può accusare di immobilismo: in Piemonte abbiamo stabilizzato i lavoratori precari dei centri per l’impiego e siamo pronti a collaborare nel modo più proficuo con il governo per evitare che il reddito di cittadinanza resti una misura puramente assistenziale. Quello che, insieme alle altre regioni, da mesi stiamo chiedendo è che si rafforzino i servizi per l’impiego con assunzioni stabili, non con 6 mila precari privi di formazione adeguata e conoscenza del territorio. Ribadiamo l’urgenza, nel rispetto della Costituzione, di un accordo con il governo sulle risorse umane e materiali necessarie a potenziare i centri per l’impiego. Senza segnali concreti in questa direzione, come ho già avuto modo di sottolineare, il provvedimento rischia di limitarsi all’erogazione di un sussidio economico”.

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