TORINO-LIONE

Chiamata alle armi di Chiamparino

Il governatore del Piemonte: "Di fronte a questa palese incapacità del governo di decidere, tutte le forze economiche, professionali, sindacali, civiche, che si sono mobilitate in questi mesi devono esercitare ogni pressione possibile"

È una vera e propria chiamata alle armi quella di Sergio Chiamparino dopo l’ennesima manfrina del premier Giuseppe Conte, che sulla Tav ancora non ha deciso che fare, mentre questo immobilismo rischia di far saltare i finanziamenti europei. “Dopo che il primo ministro Conte ci ha spiegato a lungo che l’acqua calda può scottare, abbiamo capito che il governo Conte-Salvini-Di Maio ha deciso per l’ennesima volta di non decidere, adducendo come pretesto la necessità di fare nuovi approfondimenti con partner che da anni hanno già approfondito. A questo punto lunedì sarà più che mai la giornata decisiva: se i bandi partono, bene, sennò si perdono una parte dei fondi europei e l’opera rischia di essere definitivamente affossata. Di fronte a questa palese incapacità del governo di decidere, è necessario che tutte le forze economiche, professionali, sindacali, civiche, che si sono mobilitate in questi mesi per la Tav, esercitino ogni pressione possibile. Credo anche che Telt lunedì debba valutare attentamente come corrispondere alle responsabilità che derivano dal mandato ricevuto”. Un avviso ai naviganti, dal momento che a oggi non ci sono atti formali del governo in grado di rescindere i contratti in essere (servirebbe una legge per annullare il tratto internazionale sulla Tav) e c’è un esposto pendente alla Corte dei Conti per possibile danno erariale qualora l’Italia dovesse rinunciare ai finanziamenti europei.

E d’altronde nel pomeriggio sono stati gli stessi imprenditori ad annunciare di essere pronti alla mobilitazione se il governo dovesse bloccare l’opera. “La pubblicazione dei bandi da parte di Telt sarà lo spartiacque. Nel caso in cui non dovessero partire siamo pronti a mobilitarci” ha detto Corrado Alberto, presidente delle Piccole imprese di Torino e portavoce delle 33 associazioni del mondo economico torinese, che oggi si sono riunite per decidere nuove iniziative per fare pressing sul governo affinché prenda una decisione sulla Torino-Lione. “Confidiamo di non dover arrivare a questa situazione e che entro lunedì ci sia la pubblicazione dei bandi, seria e concreta”.

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