VERSO IL VOTO

Meloni: "Decidere sul Piemonte"

Appello di Fratelli d'Italia agli alleati del centrodestra per individuare il candidato da schierare contro Sergio Chiamparino. "I nomi fatti sono tutti interessanti, non perdiamo altro tempo". E il 6 aprile il partito sarà in piazza per la Tav "con il tricolore"

Presto che è tardi. Arriva dalla numero uno di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, a poche ore dal voto in Basilicata, l’appello a individuare senza ulteriori indugi il candidato del centrodestra in Piemonte. “Non si può più perdere tempo, lancio un appello alla coalizione: vediamoci, risolviamo il tema della candidatura alla presidenza della Regione Piemonte” afferma nel giorno della sua visita a Torino. “I nomi fatti sono interessanti – aggiunge a margine di un incontro con gli industriali – ma nessuno è stato formalizzato. Aspettiamo un tavolo per parlarne, spero questa settimana. Il centrodestra può vincere, ma bisogna dar tempo ai cittadini di conoscere la nostra proposta”. E così tra il forzista Alberto Cirio e il civico che piace alla Lega Paolo Damilano rispunta pure Guido Crosetto, anche se la stessa Meloni pare non confidarci troppo: “Se mi aiutate a convincerlo…” è stato il suo laconico commento. Crosetto, coordinatore nazionale del partito della fiamma ha di recente lasciato il Parlamento per dedicarsi al suo incarico al vertice dell’Aiad, associazione che riunisce le aziende del comparto difesa, aerospazio e sicurezza.

Alle regionali della Basilicata, FdI ha confermato il proprio consolidamento all’interno della coalizione, ottenendo un lusinghiero 5,9 per cento con cui ha eletto un consigliere regionale. E proprio da Torino partirà la campagna elettorale per le Europee, con una conferenza programmatica il 13 e 14 aprile al Lingotto “per dialogare con quei mondi che aspettano risposte e sono delusi dalle politiche del Governo”. Una scelta, quella caduta sul capoluogo piemontese, proprio perché “Torino è diventata un simbolo dell’attenzione di cui c’è bisogno in questa nazione verso le categorie produttive, verso gli investimenti, lo sviluppo. Bisogna capire – afferma Meloni - che l’unico modo di sconfiggere la povertà è creare lavoro, e l’unico modo per creare lavoro è mettere chi può assumere nelle condizioni di farlo”.

Anche sulla Tav, Meloni conferma il suo fiero Sì e pungola Matteo Salvini: “Noi pensiamo che le manifestazioni siano utili se sono partecipate, per questo il 6 aprile ci saremo, con le bandiere tricolori e non di partito. Perché il tema della Tav non è un tema di partito, è un tema di difesa dell’interesse nazionale e mi piacerebbe che anche la Lega partecipasse con le bandiere tricolori”. Sulla Torino-Lione Lega e M5s “giocano sulla comunicazione e non si pongono il problema di una infrastruttura strategica che invece è fondamentale per la difesa dell’interesse nazionale. La Tav – aggiunge – non è un buco per arrivare a Lione, e rabbrividisco quando sento un ministro delle Infrastrutture dire una cosa del genere. È un pezzo di alta velocità che manca per essere collegati a tutta l’intermodalità europea, significa decidere di stare dove saranno le merci nei loro spostamenti nei prossimi decenni o di stare nel terzo mondo. Noi non abbiamo dubbi – conclude – vogliamo la Tav, vogliamo l’alta velocità fino a Palermo, vogliamo il ponte sullo stretto di Messina, vogliamo infrastrutture e investimenti in Italia”.

Altro appuntamento a Torino è al flash mob davanti all’Ospedale Regina Margherita e Sant’Anna dove il partito, guidato in Piemonte da Fabrizio Comba prende “importanti impegni”: la prima misura che Fratelli d’Italia adotterà al governo della Regione sarà il salvataggio del polo infantile “perché crediamo in una sanità a misura di famiglia e di bambino, che non tolleriamo venga sacrificata con la guerra di poltrone sulla pelle dei piccoli pazienti e la speculazione immobiliare sugli edifici degli ospedali”. La misura farà parte di un bebè act, “mirato a sostenere la natalità in un Piemonte in picchiata demografica” annunciano Maurizio Marrone, dirigente nazionale FdI, candidato alle prossime elezioni regionali, e Augusta Montaruli, parlamentare, che spiegano: “Il perno di questo piano per la crescita delle famiglie italiane sarà il bonus fiscale di natalità, con l’azzeramento dell’addizionale regionale Irpef per ogni nuovo nato”.

print_icon