Logistica, occorre pianificare

L’esigenza della creazione di “polmoni” per lo stoccaggio di container destinati alle aree portuali intasate è reale. Ma la proposta dei buffer non può essere l’unica soluzione. Nell’ambito della Cabina di Regia della Logistica del Nord Ovest, che mette insieme Piemonte, Liguria e Lombardia, per la elaborazione di strategie comuni sulla logistica, è stata condivisa l’impostazione per la quale i 2 milioni assegnati dal Decreto Genova al Commissario per la Ricostruzione del Ponte Morandi, per la progettazione di interventi per lo sviluppo dello scalo di Alessandria Smistamento, potranno essere ricondotti ad un protocollo di intesa da sottoscrivere con Rfi, il Commissario  e le tre Regioni.

L’idea di risolvere in via esclusiva i collegamenti con le aree retroportuali con un sistema basato totalmente su gomma (sia pure con mezzi ecologici) contrasta con il disegno di spostare sempre più su ferro i traffici merci. Certo l’interesse per questo progetto da parte delle società autostradali è evidente, ma sia pure gestiti in modo intelligente i flussi verso l’area portuale creano pur sempre traffico. E traffico ed inquinamento porterebbero i flussi in entrata verso i buffer.

Sia chiaro non sto dicendo che il progetto è sbagliato, ma che occorre inquadrare il discorso in un contesto più ampio che consideri il sistema retroportuale nel suo insieme, in una logica pianificatoria complessiva. Occorre mettere insieme i programmi di Rfi, gli operatori portuali, gli scali esistenti (a partire da quello di Novi San Bovo per il quale recentemente è stato sottoscritto un protocollo con il Comune, la Regione ed Rfi), il sistema di relazioni tra gli interporti ecc.

La Cabina di Regia sta lavorando a questo e la sollecitazione di Slala a fare in fretta è certamente accolta.

*Francesco Balocco, assessore ai trasporti Regione Piemonte

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