BUCHMESSE

Appello per il Salone del libro:
"Più fondi e pagate con puntualità"

Il presidente del Circolo dei lettori Biino sollecita istituzioni e imprese: "Stringetevi attorno alla nostra kermesse". La fiera in programma dal 9 al 13 maggio. Ospite d'onore la città di Sharjah. Lagioia: "Non esistono manifestazioni come questa"

“Mettete a disposizione le risorse, e questo lo dico alla Camera di commercio di Torino, pagate con puntualità, e mi riferisco alla Regione Piemonte e Comune di Torino. Agli imprenditori invece dico: se credete nel Salone del Libro sostenetelo con generosità”. È l’appello lanciato dal presidente del Circolo dei lettori Giulio Biino, che organizza la kermesse, in apertura della conferenza stampa di presentazione della prossima edizione  in programma dal 9 al 13 maggio. Biino ha anche lanciato un appello alla stampa locale: “Non strumentalizzate le difficoltà, non alimentate un clima velenoso di sfiducia” ha detto, riferendosi alle polemiche riguardanti le difficoltà organizzative della manifestazione, dopo la messa in liquidazione della Fondazione che fino allo scorso anno ne deteneva il marchio e si occupava dell’organizzazione. “Non ci saranno i 400mila visitatori del Salone del Mobile, ma sarà un successo come gli anni scorsi. Perché Torino ha la capacità straordinaria di risollevarsi sempre. Torino è come la Parigi di Hemingway e ancora una volta al Salone sarà Festa mobile”.

Biino inoltre ha auspicato che “si lavori per garantire un futuro senza più incertezze al Salone” un invito rivolto evidentemente agli enti locali, a partire da Regione e Comune. “Se credere nella cultura come strumento imprescindibile di crescita del Paese vuol dire fare politica, allora il Salone è un fatto politico e io, noi tutti, stiamo facendo politica” aggiunge Biino, secondo il quale “Il Salone è un patrimonio di Torino e dell’Italia intera e per questo merita attenzione. Ce la si può fare. Ne vale la pena”.

L’ospite d’onore sarà la città di Sharjah, degli Emirati Arabi. Nominata dall’Unesco Capitale Mondiale del libro 2019, è qui che si organizza la Sharjah Book Fair, l’evento letterario di primo piano nel mondo arabo. Anche il direttore artistico Nicola Lagioia chiede maggior impegno alle istituzioni e alle forze economiche locali e chiede loro di “investire nel Salone più e meglio di quanto non abbiate fatto nel passato. Nessun territorio cresce se non scommette su se stesso, altre manifestazioni di questa portata qui non esistono”. “Se Torino e il Piemonte vorranno contare qualcosa in Europa non potranno non investire sul Salone” ha aggiunto e poi ha polemizzato, con il suo consueto tono garbato e ironico, con la stampa locale che a volte “dà più spazio ai rubinetti che non funzionano che al Nobel ospite, forse perché è meno difficile scrivere di questo. Ma così si finisce per privilegiare l’idraulica alla letteratura”.

Il programma della XXXII edizione del Salone del Libro è stato presentato oggi al Teatro Espace da Silvio Viale, presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro; Biino e Maurizia Rebola, presidente e direttore della Fondazione Circolo dei lettori e da Lagioia, alla presenza, tra gli altri, di Sergio Chiamparino, e Chiara Appendino. Cinque giorni per raccontare «Il gioco del mondo», ovvero ibridazioni e identità, felicità e crisi, logiche e irrazionalità, evoluzioni e battute d’arresto: il contemporaneo con le sue tensioni, controversie e speranze attraverso la pluralità delle voci e visioni di scrittori, scienziati, giornalisti, artisti, registi.

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