Tratta nigeriane: pm, centri accoglienza ci hanno aiutato 

"Intorno ai centri di accoglienza vi è un brulicare di attività criminali. La cosa importante, però, è che i responsabili dei centri non sono stati conniventi o silenti, ma hanno denunciato, facendo scattare le indagini". Così il magistrato Paolo Borgna, procuratore reggente a Torino, commenta l'operazione dei carabinieri del comando provinciale che ha portato all'arresto di undici persone, tra cui otto donne, che reclutavano ragazze in Nigeria per farle prostituire in Italia, sulle strade piemontesi. "Una volta arrivate sul territorio nazionale - ha detto Borgna - le donne erano accolte nei centri del Piemonte, dove venivano recuperate da ragazzi che si presentavano come cugini o fidanzati. I responsabili dei centri hanno notato movimento strani e così hanno denunciato. La criminalità cerca di sfruttare il fenomeno dell'immigrazione, ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Bisogna colpire le attività criminali per dare maggiore forza e sostanza all'accoglienza vera". 

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