DISCORDIA ISTITUZIONALE

Automotive, sgarbo del Governo

Il ministro Patuanelli esclude la Regione Piemonte dal tavolo convocato al Mise il 18 ottobre. Dura l'assessora al Lavoro Chiorino: "Inaccettabile. Siamo tra i più esposti nella crisi della comparto"

La Regione Piemonte non siederà al tavolo preliminare del Mise sull’automotive, in programma il prossimo 18 ottobre. Un incontro voluto dal ministro Stefano Patuanelli per fare il punto su un settore profondamente in crisi come dimostrano i dati sulla produzione industriale a livello nazionale, con una contrazione del 9,7 per cento nel secondo trimestre dell’anno e, più in particolare, quelli del Piemonte con un crollo del 48,1% della produzione di autoveicoli che colpisce in particolare Torino.

«Ritengo inaccettabile che il Piemonte, che ogni giorno o quasi è alle prese con problemi legati all’automotive e che sta mettendo in campo ogni strumento per sostenere il comparto e i lavoratori, venga trattato in questo modo – dice l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, rendendo nota l’esclusione –. Se questo è il metodo con cui il Mise e il nuovo governo giallorosso affrontano le crisi, temo che la strada sarà davvero in salita». «Non appena ho appreso, peraltro da fonti informali, che il Mise aveva convocato un incontro sull’automotive, ho immediatamente chiesto formalmente di poter partecipare, convinta che la mia mancata convocazione derivasse da una banale svista di qualche segretario – prosegue Chiorino –. Invece no, la risposta del Mise, arrivata oggi, è stata negativa, in quanto, testuale, “in questa prima fase il tavolo convocato dal Ministro Patuanelli vuole avviare un confronto con associazioni imprenditoriali e sindacati al fine di individuare i migliori strumenti per rilanciare il settore dell’automotive”».

La Regione Piemonte, dunque, non ne farà parte. Uno sgarbo istituzionale secondo l’assessore Chiorino che fa il paio con quanto accaduto nei giorni scorsi sull’area di crisi complessa, con la sindaca Chiara Appendino che formalmente i vertici istituzionali regionali a partecipare all’incontro con Giuseppe Conte del 22 ottobre, nonostante per competenze siano loro a gestire gran parte dell'operazione con il Governo. Al tavolo parteciperà anche Fca che dovrà confermare gli investimenti promessi in tutta Italia e che a Torino si concretizzano con il polo dell'elettrico, con la 500 E, e quello del lusso con la Maserati di Grugliasco, pronta a sfornare GranTurismo e GranCabrio, mentre la Ghibli sarà la prima vettura elettrica della casa del tridente. Un piano che prevede 800 milioni di investimenti e la produzione dei nuovi modelli nel 2020.

“Nonostante questa incomprensibile esclusione del Piemonte da parte del Ministero – conclude Chiorino –  confermo il nostro massimo impegno a sostegno dei lavoratori e delle imprese che intendono investire per far ripartire il comparto. Con questa scelta il governo esclude, di fatto, la possibilità che il Piemonte, così come le altre Regioni, possa offrire il proprio contributo portando al tavolo soluzioni e strumenti a sostegno delle imprese. Se pensano che i problemi si possano risolvere convocando tavoli monchi gli faremo capire che si sbagliano di grosso”. In una replica, fonti del Mise precisano che “non esiste alcuna volontà da parte del ministro Patuanelli di escludere il Piemonte dal tavolo automotive, così come nessuna altra Regione”. Il tavolo generale sarà infatti seguito da altri tavoli operativi dove saranno naturalmente coinvolte tutte le Regioni, “questo per rendere il confronto più proficuo per tutti”.

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