POLVERE DI (5) STELLE

Appendino "affossa il M5s"

Grillini in subbuglio contro la sindaca dopo la sua "resa" sulla Tav. Frediani la accusa di smantellare il movimento: "Candidati nel Pd e fai mille mandati ma lascia stare la nostra lotta". E due consiglieri comunali parlano di voltafaccia per fini elettorali

Da possibile leader nazionale a becchina del MoVimento. Si compie in questa parabola la rottura di una parte del M5s piemontese, quella che fedele all’ortodossia dei principi originari manifesta un disagio sempre più crescente verso il grillismo di governo (si esso gialloverde o giallorosso), con Chiara Appendino. A segnare una ulteriore rottura è la posizione espressa dalla sindaca in un’intervista al Fatto, nella quale a proposito di una delle battaglie storiche, quella sulla Tav ha dichiarato la resa: “Abbiamo perso, è evidente”, ha affermato la prima cittadina di Torino.

Dura la reazione di Francesca Frediani, consigliera regionale e storica militante valsusina No Tav. «Chiara fammi un favore – scrive su Facebook –: candidati con il Pd, senza il Pd, fai 3, 4, 1000 mandati... fa’ il sindaco a vita... fa’ quello che vuoi. Ma non dire più nulla sul Tav. Sono certa che non avrai problemi a farlo. Perché non sei tu a decidere se “abbiamo” (abbiamo chi?) vinto o perso. Non sei tu a mettere la parola fine a questa storia. Tu magari – attacca Frediani – contribuirai a mettere la parola fine sulla storia del M5s, insieme ad altri che stanno smantellando ogni principio pezzo dopo pezzo». Parole come pietre che si aggiungono a quelle vergate per commentare la bufera giudiziaria sul Regio. «La guardia di finanza indaga per corruzione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio: bandi e contratti truccati. Se le gravissime accuse fossero confermate, si tratterebbe di un vero e proprio schiaffo ad un settore che soffre particolarmente per la cronica mancanza di risorse. Un settore che andrebbe valorizzato, amato e protetto. Un gioiello, un’eccellenza del nostro Paese affidato alle mani di personaggi in cerca di guadagni e tornaconto personale. Una sconfitta per tutti, con gravi responsabilità di alcuni», ha scritto senza lasciare troppo intendere il destinatario del suo j’accuse.

Anche la consigliera comunale Daniela Albano non ha dubbi: «Il M5s Torino non considera la lotta al Tav una partita chiusa o superata. Per cui – afferma sul social – chi cerca improbabili alleanze elettorali provando a far credere il contrario è meglio che cerchi un altro posto in cui candidarsi». Sulla stessa linea il collega di gruppo Damiano Carretto. «Non riesco a pensare che la partita del Tav sia chiusa – scrive –. Capisco che nel Movimento qualcuno preferisca considerarla persa e sacrificata sull’altare degli scambi politici e da abbandonare in vista di future alleanze elettorali. Ma io – conclude – non riesco a voltare le spalle a una Valle e un popolo che non ha mai smesso di lottare negli ultimi 30 anni».

print_icon