L'ALTRA REPUBBLICA

Il 2 giugno la destra in piazza

Senza simboli di partito, berlusconiani, FdI e Lega promuovono anche in Piemonte manifestazioni nei capoluoghi di provincia contro il Governo giallorosso. Comba: "Daremo voce a chi è stato dimenticato"

“La Regione sta dando risposte concrete raccogliendo l’urlo di sofferenza che arriva da tutto il comparto produttivo e del lavoro, viaggiando decisamente a un’altra velocità rispetto al Governo”. Governo contro il quale il centrodestra domani scenderà in piazza, pur con i limiti imposti dalle norme che impongono il distanziamento e vietano assembramenti.

“Sentiamo l'esigenza di far sentire la voce di quei tanti nostri connazionali, famiglie, lavoratori autonomi e dipendenti, professionisti, pensionati, imprese, ormai stanchi e stremati delle promesse di questo Governo, inascoltati nel richiedere misure concrete per affrontare la crisi economica innescata dalla pandemia” spiega il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Fabrizio Comba, alla vigilia della manifestazione che si terrà domani alla 11 in piazza Castello a Torino e vedrà presente il partito di Giorgia Meloni (in alcuni casi insieme a Lega e Forza Italia in altri no, ma solo per questioni organizzative) anche in tutti i capoluoghi di provincia pimontesi. Sit-in convocati in una data simbolo per gli italiani per esprimere il proprio dissenso nei confronti del premier Giuseppe Conte e delle sue scelte.

“Manifesteremo nel pieno rispetto delle regole e delle prescrizioni, senza simboli di partito, affinché arrivi forte e determinato il grido di una Italia che chiede di smetterla con le conferenze stampa e la bulimia di decreti. Il 2 giugno sarà l'occasione per dare voce a chi è stato dimenticato da questo Governo” prosegue Comba, secondo il quale “l’esecutivo giallorosso ha creato una enorme confusione e continua a proseguire per questa strada, con ritardi inaccettabili”.

“Da imprenditore”, Comba ricorda come “alcuni imprenditori, con sacrifici, sono riusciti ad anticipare la cassa integrazione ai loro dipendenti, ma molti non hanno queste possibilità. Di fronte a una situazione intollerabile c’è chi come l’ex ministro Danilo Toninelli ci spiega che gli ammortizzatori sono arrivati a tutti e mancano solo due milioni. Mi chiedo – dice il coordinatore di FdI - dove viva, cosa veda e cosa pensi di raccontare a chi la realtà purtroppo la vive sulla sua pelle. Un’impresa su tre rischia di non riaprire e di fronte a uno scenario drammatico dal Governo continuano ad arrivare solo annunci e tanta confusione”.

Il centrodestra torna a compattarsi, come spiega Riccardo Molinari, capogruppo a Montecitorio e segretario della Lega piemontese: “Martedì il Piemonte sarà presente in prima fila, ovviamente attenendoci alle modalità di sicurezza concordate con le Prefetture. Saranno flash mob di piazza per ribadire in modo chiaro che il governo M5s-Pd sta portando il paese nel baratro, e si mostra assolutamente incapace di progettare in maniera credibile i mesi e gli anni che ci aspettano. La scelta della data ovviamente è significativa: il 2 giugno è la festa della Repubblica, ma in questi mesi le libertà degli italiani sono state letteralmente congelate, come il ruolo del Parlamento: una brutta pagina per la nostra democrazia, che è una conquista da non dare mai per scontata, e da difendere con coraggio anche in piazza, quando è necessario. Oggi è il momento di farlo”.

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