LA SACRA RUOTA

Fca-Psa, l'Ue apre un'indagine ma la fusione va avanti

La Commissione è preoccupata per la riduzione della concorrenza nel settore dei veicoli commerciali leggeri (van). Ma i due gruppi assicurano: "Forniremo tutti i chiarimenti necessari". L'operazione prosegue

L'Unione europea ha aperto un’indagine approfondita sulla fusione tra Fiat Chrysler e Peugeot. “La Commissione è preoccupata che la transazione riduca la concorrenza nel settore dei veicoli commerciali leggeri (van) sotto le 3,5 tonnellate nello spazio economico europeo”, scrive Bruxelles. “I van sono un mercato sempre più importante, Fiat e Peugeot hanno una forte posizione nel settore in molti Paesi Ue, valuteremo attentamente”, ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager. Indagine che però non cambia i piani di Fca e Psa. “I preparativi per la fusione procedono come da programma”, affermano i due gruppi in una nota congiunta nella quale ribadiscono che “l’obiettivo condiviso è finalizzare l’operazione entro la fine del primo trimestre 2021”.

L’operazione è stata notificata alla Commissione l’8 maggio 2020. Psa e Fca hanno deciso di non presentare impegni durante l’inchiesta iniziale per rispondere alle preoccupazioni preliminari. L’Antitrust Ue ha ora 90 giorni lavorativi, fino al 22 ottobre 2020, per prendere una decisione. L’apertura di un’indagine approfondita non pregiudica l’esito della fusione, sottolinea la Commissione.

Entrando nel merito dell’indagine, la Commissione spiega che in molti paesi, Psa o Fca sono già il leader di mercato nei veicoli commerciali leggeri e questa operazione eliminerebbe uno dei principali concorrenti. Gli stati interessati sono Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Regno Unito. Problema che non si pone con le automobili, perché i concorrenti sono di più e più grandi.

L’indagine preliminare della Commissione mostra che Psa e Fca hanno storicamente gareggiato testa a testa per i furgoni in numerosi Stati membri, e anche i prezzi di entrambi i marchi si sono allineati. La fusione eliminerebbe quindi un importante vincolo competitivo per entrambi, secondo Bruxelles. Inoltre, il mercato dei veicoli commerciali leggeri sembra essere caratterizzato da un livello relativamente elevato di ostacoli all’ingresso e all’espansione, ad esempio la necessità di disporre di una rete di servizi sufficientemente ampia che non è facile e veloce da configurare.

Fca e Psa confermano che la Commissione Europea ha avviato “la Fase 2 della revisione del progetto” e aggiungono che “continueranno a collaborare per fornire risposte alle domande con lo stesso spirito costruttivo che ha contraddistinto la fusione proposta sin dall’inizio”. “Nel portare avanti le attività dei team di lavoro congiunti, forniremo alla Commissione e alle altre autorità di regolamentazione coinvolte – spiegano le due società – informazioni dettagliate sui significativi benefici derivanti della fusione proposta per i clienti, l’industria in Europa e ciascun gruppo”. Fca e Psa aggiungono che “le autorità antitrust di diverse giurisdizioni hanno già dato la loro approvazione, tra cui Stati Uniti, Cina, Giappone e Russia”.

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