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Da Uil a Fismic, Basso torna a casa

A meno di un mese dagli scazzi con tanto di dimissioni dalla Uilm, l'ex segretario torinese ha già trovato una nuova sistemazione nel sindacato autonomo di Di Maulo dove iniziò la sua carriera sindacale nel 1996

A meno di un mese dall’addio alla Uil, dov’è stato per quattro anni a capo dell’organizzazione dei metalmeccanici e a lungo esponente della segreteria regionale, Dario Basso annuncia la sua adesione alla Fismic Confsal dove entra nella segreteria a quattro che gestisce Torino e il Piemonte. Una notizia che era nell’aria sin dalle sue dimissioni dalla Uilm, dove ha militato per dodici anni e che ora diventa ufficiale. Regista dell’operazione è il padre padrone del sindacato autonomo, Roberto Di Maulo il quale di fatto riporta Basso a casa, laddove cioè iniziò la sua carriera sindacale nel 1996. “Torno in un ambiente familiare serio, pronto a lavorare e volenteroso di rispondere alle legittime istanze dei lavoratori, in un momento in cui le prospettive produttive ed occupazionali non sono delle migliori” dice Basso. Con lui potrebbero spostarsi anche altri militanti della Uilm che lui sarebbe pronto a portare in dote, ma per adesso, dice Basso “non ho cercato nessuno e non ho certo promesso un pacchetto di tessere per entrare in Fismic, né nessuno me lo ha chiesto”.

“Il ritorno a casa di Basso – commenta Di Maulo – dimostra la validità della nostra linea sindacale. La Fismic Confsal è un sindacato in continua crescita territoriale, come evidenziano le recenti nuove sedi di Siracusa e Cosenza. Abbiamo interesse per le nuove posizioni di Confindustria e chiediamo a Federmeccanica di fermare la politica di esclusione che favorisce la creazione di un monopolio sindacale guidato dalla Cgil di Maurizio Landini. In un momento di crisi drammatica rischia di porre il Paese fuori dalla competizione internazionale, contribuendo a creare centinaia di migliaia di disoccupati”.