Gusmeroli Bonaparte

Dicono che... Arona Caput Mundi, ovvero la rivoluzione copernicana che Alberto Gusmeroli ha attuato facendo girare tutto attorno alla cittadina lacustre di cui è sindaco (ancora per poco essendo terminato il suo secondo mandato), provochi l’orticaria non solo e non tanto tra gli avversari, ma qualche grattatina anche tra i compagni di partito del deputato della Lega.

Un bonapartismo lumbard (Gusmeroli è legato all’eminenza grigioverde Giancarlo Giorgetti da tante cose, non ultimi i comuni natali varesotti) i cui limiti spesso sfuggono alla vista anche dei più avvezzi agli spericolati voli pindarici di cui dalle origini ad oggi la Lega non ha fatto risparmio. Uno degli ultimi è quella serie di interventi a sostegno di cittadini e imprese in quel della sua Arona che il sindaco, chiamato nel 2015 sul palco di Pontida da Roberto Cota come un eroe e modello per l’elezione appena stravinta, non ha esitato a definire un Piano Marshall. Ci fosse una Omaha Beach sul Lago Maggiore sarebbe stato un capolavoro.

Non proprio tale viene considerata l’impuntatura del sindaco-parlamentare nel voler il suo attuale vice in municipio, Federico Monti, quale suo successore, decisione che ha prodotto la spaccatura del centrodestra con Fratelli d’Italia e Forza Italia a correre con un loro candidato, l’avvocato Luca Brianti. A settembre si voterà e Gusmeroli tira dritto, sempre più convinto che tutte le strade portano Arona.

print_icon