(D)ISTRUZIONE

Febbre a scuola, l'ordinanza di Cirio rischia l'impugnazione del Governo

Lo ha annunciato la ministra Azzolina oggi in visita a una scuola di Biella: "Non si può quattro giorni prima della riapertura cambiare le regole come fosse un gioco. Ci vuole rispetto". La parola a Speranza: "Si deciderà nelle prossime ore" - VIDEO

“Ne abbiamo parlato e il ministro della Salute potrebbe impugnare l’ordinanza, non lo escludo. Si deciderà nelle prossime ore”. Così la ministra all’Istruzione, Lucia Azzolina, questa mattina in visita all’Istituito Comprensivo Biella II di via De Amicis, commenta l’ordinanza del governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che impone la misurazione della temperatura anche a scuola. “Credo che non si possa, quattro giorni prima della riapertura delle scuole, cambiare le regole come fosse un gioco – prosegue Azzolina –. Ci vuole rispetto e fiducia nei confronti delle famiglie e nei confronti dei dirigenti scolastici che hanno fatto un lavoro eccezionale”.

"A fine giugno – spiega l’inquilina di viale Trastevere – abbiamo approvato le linee guida insieme a tutte le Regioni, Piemonte compreso. Il Cts ha detto chiaramente che la misurazione della temperatura va fatta a casa, anche per evitare che se ci fossero studenti già contagiati vadano sugli autobus e contagino altri. Queste sono le regole nazionali”. In questi giorni, ha assicurato la ministra, si stanno facendo le convocazioni per i supplenti, sia a Biella che in altre province proprio per ovviare alla carenza di docenti in Piemonte. “Il meccanismo delle graduatorie provinciali dovrebbe rendere tutto più snello e più celere. Nel biellese si stanno facendo le convocazioni proprio adesso”.

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