DIRITTI & ROVESCI

Ru486, la Lega stoppa Marrone

Dopo la frenata di Cirio arriva anche l'altolà del capogruppo del Carroccio Preioni. "Su un tema tanto delicato nessuna fuga solitaria dal sapore della boutade elettorale". Sale la temperatura interna al centrodestra piemontese

Dopo la sconfessione del governatore Alberto Cirio – “Si tratta di una proposta personale che va discussa in maggioranza, al momento non esiste alcuna delibera” – anche la Lega stoppa l’iniziativa dell’assessore di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone sull’obbligatorietà del ricovero per la somministrazione della pillola Ru486. “Impediremo qualunque colpo di mano” dice il capogruppo del Carroccio Alberto Preioni.

Il caso è nato da alcune dichiarazioni rilasciate dall’esponente del partito di Giorgia Meloni secondo le quali il Piemonte per contrastare le nuove linee guida del ministero della Salute avrebbe approntato, confortato da un parere dell’Avvocatura, una delibera per mantenere l’obbligo del ricovero. Delibera che, a quanto pare, è al momento solo nelle intenzioni di Marrone.

“Un tema tanto delicato, che afferisce non solo a questioni sanitarie o legali ma che va a toccare una sfera personale e un dibattito pluridecennale sulla libertà della donna – afferma Preioni – non può essere gettato in pasto ad annunci che sembrano quasi avere il sapore di una boutade elettorale. Stigmatizzando qualunque fuga solitaria in avanti da parte di singoli membri della giunta, la Lega reclama la necessità di avviare un più sereno e meditato confronto all’interno della maggioranza, convinta che il presidente Cirio ascolterà le singole istanze e sensibilità sull’argomento, ponderano attentamente il peso politico delle forze che sostengono il suo governo”.

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