SiAmo Torino e ci candidiamo
SiAmo Torino 11:13 Venerdì 15 Gennaio 2016 2Proveremo a raccogliere le firme e chiediamo fin d'ora un aiuto, perché non sarà facile. Tenteremo di urlare la nostra voglia di cambiare, di costruire una città nuova, diversa, in cui non ci sia posto solo per i soliti noti
Quando si dice a qualcuno “mi sto impegnando in politica” nella maggior parte dei casi la prima reazione è una smorfia quasi di disgusto e un mezzo passo indietro, come se si fosse portatori di una strana malattia. Subito dopo di solito viene la domanda: a destra o a sinistra? Fino a poco fa era difficile spiegare che non ci sentiamo vicino a una sinistra che ha occupato tutto l'occupabile nel corso di decenni di governo del Comune di Torino, oppure a una destra impegnata solo ad ottenere qualche briciola di potere dagli occupanti. L’unica forte voce alternativa, il Movimento 5 Stelle, ci appare non convincente rispetto alla visione che ha animato e anima il Manifesto di SiAmoTorino.
Oggi è più facile. Perché dopo aver aspettato, parlato e discusso con tutti coloro che potevano costruire una alternativa al "Sistema Torino", vediamo una continua corsa al carro del vincitore. Tutti pronti ad appoggiare il Sindaco che ha passato un intero mandato curandosi soprattutto dell’immagine esterna e superficiale della città per poi usarla, senza risultato, per un proprio rilancio personale su altri scranni nazionali e internazionali. Sindaco che oggi si ritrova quasi "obtorto collo" a voler/dover raddoppiare per non perdere la decennale consuetudine alla frequentazione delle stanze del potere e perché sa benissimo che, via lui, il Pd cittadino scoppierebbe, rivelando il coacervo di interessi che lo tiene insieme senza più nessun impegno per la cittadinanza, ma tutto impegnato ad ottenere e dare favori. E l’opposizione di centrodestra che fa? Tace, nel migliore dei casi. Nel peggiore, purtroppo parla. E lo fa schierandosi con lui in un penoso tentativo di salvare il salvabile e soprattutto salvare se stessi. Noi siamo tutte persone senza una storia politica precedente.
Siamo piccoli imprenditori, professionisti, impiegati, dirigenti d’azienda, non ci vergogniamo di dire che non abbiamo alle nostre spalle sponsor milionari o gruppi di interesse e che da soli non ce la possiamo fare, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti quelli che amano la città e non si rassegnano. Le persone che ci hanno ascoltato in questi mesi, ci hanno raccontato le loro storie di lotta quotidiana in una città che li ha abbandonati a sè stessi, ci hanno dato aiuto e manforte nell’organizzare gli incontri, le manifestazioni, le piccole e grandi iniziative fatte.
Siamo anche tanto folli da voler provare un’avventura difficile: vogliamo presentare la nostra lista elettorale. Proveremo a raccogliere le firme e chiediamo fin d'ora il vostro aiuto, perché non sarà facile. Proveremo ad urlare la nostra voglia di cambiare, di costruire una città nuova, diversa, in cui non ci sia posto solo per i soliti noti, ma anche per i piccoli, per chi ha voglia di intraprendere, per chi ogni giorno lotta per migliorare e migliorarsi. Proveremo a proporre soluzioni alternative a chi ha portato la città tanto avanti da somigliare a quella del ‘700: il quadrilatero e intorno un dormitorio circondato da super e ipermercati. E' questa la città che volete? E' così che dovrà essere la città tra dieci, venti anni?
Noi pensiamo che possa essere diversa, molto diversa. Noi pensiamo che si possa ridare vitalità a tutti i quartieri, non solo al centro. Ma per farlo occorre avere una visione, una strategia per il futuro. Noi pensiamo che ci siano soluzioni per la sicurezza nelle periferie partendo dal rispetto delle regole per tutti, soluzioni non demagogiche e populiste. Noi pensiamo che si possa ridare un nuovo slancio alla nostra città con forze nuove che diano vita a un vero #cambiamento. Noi pensiamo ad una amministrazione trasparente per i cittadini, che agevoli le iniziative private. Noi vogliamo mandare in pensione i vecchi politici e non ricollocarli nelle varie poltrone disponibili dove conta solo l’appartenenza ad una categoria e non il merito e la competenza. Se amate la città, se non vi rassegnate alla situazione, se avete voglia di cambiare, si avete coraggio, venite a trovarci e insieme proveremo a costruire l’alternativa!
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