Piemonte a banda (ultra)larga

L'Agenda digitale è un piano fondamentale per lo sviluppo del territorio regionale. Per chi fa impresa nelle nostre realtà ben vengano le infrastrutture, ma le priorità sono servizi adeguati

L’attuazione dell’Agenda Digitale costituisce un tema cruciale per il futuro del territorio piemontese, ed in particolare delle aree montane ed interne. Lo dimostra il grado di interesse che sta accompagnando, in tutto il Piemonte, la presentazione del piano Banda ultralarga, con amministratori locali e rappresentanti del mondo economico. Un interesse proporzionale all’investimento annunciato dalla Regione - 284 milioni di euro di finanziamento pubblico tramite i fondi europei, con ulteriori 200 di investimento privato - per far sì che, come ha auspicato con forza il presidente Mattarella, “gli abitanti delle aree montane ed interne possano godere, in termini di digitalizzazione, dello stesso trattamento di coloro che vivono nei grandi centri urbani”.

Vi sono, tuttavia, alcuni nodi da affrontare con sollecitudine, prima di procedere alla stipula delle convenzioni attuative: questioni aperte che, come Anci regionale, abbiamo già evidenziato agli assessori Reschigna e De Santis. Il tema dei servizi. In passato, come sanno bene tanti sindaci della nostra Regione, si sono investite risorse ingenti per portare la fibra nei piccoli Comuni, fibra che i gestori privati non hanno poi ritenuto conveniente, sul piano economico, “accendere”.

Oggi che le risorse pubbliche serviranno ad investire nelle zone “a fallimento di mercato”, come prevede l’intesa Stato-Regioni, dobbiamo focalizzarci sul miglioramento dei servizi: dai trasporti all’istruzione, alla formazione, al servizio sanitario. Ben vengano le infrastrutture ma, per chi abita e fa impresa nei nostri territori, la vera priorità sono servizi adeguati. Ed il discorso si potrebbe allargare al segnale tv, alla telefonia, ai black-out elettrici. La Regione chiede ai Comuni collaborazione ed impegno per velocizzare la diffusione della Banda ultralarga: se ciò, come ci auguriamo, procederà di pari passo con il miglioramento dei servizi, allora si aprirà davvero una “fase nuova”.

*Michele Pianetta, vicepresidente Anci Piemonte con delega all’Innovazione

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