Nessun complotto contro Torino

Anziché gridare allo scandalo come fanno alcuni deputati del M5s bisognerebbe analizzare le azioni della sindaca Appendino: il suo silenzio sul Salone del Libro è eloquente

Le cose affermate dai deputati del Movimento 5 Stelle, Ivan Della Valle e Laura Castelli, ovvero che Torino ha perso il Salone del Libro a causa di un “complotto” architettato dal Pd è, a dir poco, allucinante. E trovo svilente questo loro intervento postumo, in cui cercano di utilizzare la triste vicenda cittadina per una loro visibilità personale. Inserendola in una sorta di contenzioso tra figli e figliastri, dove Milano è il figlio privilegiato da Renzi.

È sicuramente vero che vi è un allineamento politico fra il governo e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ma anche il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, è dello stesso partito del Pd, e tutto si può dire tranne che non si sia speso assieme all’assessore alla cultura regionale, Antonella Parigi, a trovare una soluzione che potesse trasformarsi in un'opportunità per la città stessa, foss'anche solo per dovere istituzionale. 

La vicenda del Salone è sicuramente molto significativa nella storia della nostra città, che ha visto perdere, negli anni, i grandi eventi che è sempre stata capace di portare a grandi livelli, e con giunte di diverso colore. Quest’anno è toccato al Salone del Libro.

Sicuramente l’Aie ha approfittato del cambio di giunta per mettere a segno il suo colpo e portarsi in casa un evento di livello internazionale nato e cresciuto a Torino. Non solo perché la città non è più del Partito Democratico e confidavano su una bassa resistenza, ma anche perché i 5 Stelle poco hanno considerato la costruzione di sinergie cittadine, anche con il mondo della cultura, che avrebbero potuto permetterci di affrontare con più vigore il confronto con Milano. La stessa sindaca, Chiara Appendino, quando era all’opposizione criticò aspramente il Festival Jazz. E in questi mesi, il suo “silenzio” sul Salone è eloquente e consequenziale alla sua linea politica. Lasciando solo il presidente della regione a difendere una cosa che è di spettanza della città e dove la nostra sindaca avrebbe dovuto spendere più energie di quelle necessarie a presenziare ai diversi incontri. Per sottolineare l’importanza del Salone per la città.

*Maurizio Penna, presidente Alternativa Libera Torino

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