Chiamparino ripensaci

Spettabile redazione,

invio in allegato la lettera delle associazioni ambientaliste appena inviata alla giunta regionale e ad altri indirizzi.

Sono membro di Pro Natura, una delle associazioni firmatarie che ha fatto anche da segreteria tecnica per la circostanza.

Vi ringrazio per l'attenzione su un tema che riguarda un territorio vastissimo (da Nichelino a Castelnuovo Don Bosco, da Chieri a Carmagnola).

Chiamparino, ripensaci.
Tu sai dove i tecnici della Regione vogliono mettere l'ospedale unico. Lo sai perché sei di Moncalieri, sai che il terreno è allagabile quando piove solo un po' di più, sai poi che nel 1994 l'intera zona è andata sott'acqua.
Sai poi, come presidente della Regione, che le carte dell’Arpa dicono che in quei luoghi non si dovrebbe costruire, così come le carte allegate alla Direttiva Alluvioni. Ma anche il Piano territoriale di Coordinamento, voluto dalla Regione, dice che in terreni agricoli di classe seconda di feritilità, non si potrebbe costruire alcun che.

Tu sai poi che in zona vi sono elettrodotti di centinaia di migliaia di volt (gli elicotteri come potrtebbero mai arrivare in quel posto?) e le strumentazioni medicali potrebbero essere condizionate dai campi elettromagnetici causati dalla presenza di quel po po di roba...

Sai poi che nella adiacente zona industriale vi sono aziende un po' pericolosette per le lavorazioni che fanno 8una è persino catalogata in un inventario nazionale delle aziende definite a rischio...).

Guarda le foto che le Associazioni ambientaliste ti hanno inviato in queste ore, che dimostrano l’incongruità della scelta operata dalla Regione con la delibera di ottobre 2016.

Dalla lettera che ti abbiamo inviato potrai constatare che per mille motivi quell’area non è idonea.

Ti chiediamo di venire ancora una volta a Moncalieri, tra Pecenasco e via Rigolfo,  perché tu possa vedere con i tuoi occhi come la scelta dei tuoi tecnici sia, a nostro modo di vedere, profondamente sbagliata.

Leggi la lettera, magari in compagnia dell'assessore Saitta.

Poi se insisti e se pensi di avere la ragione dalla tua parte, allora non ti dovrai stupire se tra qualche anno potrebbe succedere che in caso di "acqua alta" i primi ad essere sgombrati  saranno gli ammalati del nuovo ospedale...

Ti auguro buon lavoro, in ogni caso, perché so che dovrai cercare di capire cosa sia successo, tra quanto ti dicono i tuoi ottimi assessori e la squadra di tecnici (forse questi sì, un po' distratti).

*Marco Cavaletto, Progetto Paese Trofarello e Comitato Difesa Ambiente (aderente a Pro Natura Torino) Trofarello

 

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