Solidale con la polizia penitenziaria

Ho appreso con amarezza che le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di San Michele stanno rinunciando, da una settimana, al pasto in segno di protesta per le condizioni di lavoro impossibili a cui vengono sottoposti.

Sono un militare e so cosa significa, per chi è abituato ad ubbidire agli ordini, rifiutare il rancio. È la forma più alta (l’unica che in passato era possibile) per manifestare un grave disagio ai superiori gerarchici.

Del resto gli Agenti della penitenziaria in servizio a San Michele stanno vivendo da anni un lungo calvario, fatto di turni impossibili (fino a 9 ore di servizio continuativo, turni di riposo settimanale revocati, fino a 80 ore mensili di straordinario per agente), di carichi di lavoro pericolosi e intollerabili (una sola unità per controllare un intero piano del carcere), di insensibilità verso la loro dignità di professionisti e soprattutto: di persone. Ogni volta che “la politica” si occupa del carcere  si occupa solo dei detenuti e in modo più aderente alle necessità di propaganda che di sostanza. Si vede bene anche nel nostro piccolo locale, ad Alessandria, con l’amministrazione di Rita Rossa. Grandi strilli e trombe sui progetti che prevedono di impiegare i detenuti  nella raccolta rifiuti e in altre incombenze civiche (più di facciata che di vera utilità), ma mai una parola per quelle donne e quegli uomini che, con l’uniforme della Penitenziaria, sono chiamati a sostenere ulteriori difficoltà per permettere l’attuazione, fuori dal carcere, di questi progetti.

Sarebbe il caso che il Sindaco prendesse carta e penna e scrivesse al suo compagno di partito Andrea Orlando, chiedendogli di intervenire con urgenza sugli istituti di pena di Alessandria. Magari assegnando a questi almeno il personale di Polizia Penitenziaria indispensabile a coprire i turni giornalieri, in base alla legge e in coerenza con le norme di tutela minima dei lavoratori. Chi scrive si farà carico di portare all’attenzione del Consiglio comunale la situazione dell’istituto di san Michele e del personale che in quella struttura opera in condizioni estreme. A tutti i componenti della Polizia Penitenziaria e alle loro famiglie giungano i miei sentimenti di sincera solidarietà e i migliori auguri per un anno nuovo migliore.

*Maurizio Sciaudone, consigliere comunale di Alessandria 

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