Un onorevole trasformista

Gentile direttore,
nel ringraziarla per lo spazio che mi riserva sul suo quotidiano online volevo proporre a tutti i suoi numerosi lettori una piccola riflessione sullo stato della politica attuale, con particolare riferimento ad un europarlamentare originario della mia terra.

Grande è l’attività dell'europarlamentare Alberto Cirio nei giorni a cavallo tra il 2016 e il 2017: incontri con i fuoriusciti da Pdl e Forza Italia in molte province del Piemonte; in effetti con i chiari di luna politici che vediamo quotidianamente bisognerà cercarsi una nuova bandiera (e un nuovo stipendio) a partire dal 2019, se non prima.

Ecco allora tenere i piedi in tutte le scarpe del fornito armadio dell’On. Cirio: referente del presidente della Liguria (e forzista) Toti, cene con i leghisti di Novara e alleanze con il Ministro Costa e con il Pd per le recenti elezioni provinciali nella nostra provincia.

Cirio potrebbe salire nuovamente sul carroccio per tenersi stretto lo scranno a Bruxelles? La risposta a questa, che più che una domanda personale, sono voci di piazza, potrebbe essere affermativa vista anche la tragica scomparsa dello stimato onorevole Buonanno che proprio della Lega Nord era il “Mister preferenze” per il Piemonte. In considerazione anche alla possibile rottura dell’alleanza con Toti vista la volontà del Cavaliere di allontanarsi dal lepenista Salvini, il nostro Cirio sicuramente saprà essere nel luogo giusto al momento giusto, oppure più semplicemente saprà (ancora una volta) fare la scelta a lui più conveniente.

Complimenti quindi al Brachetti della politica cuneese, la velocità di cambiare vestito è un’arte che sanno fare in pochi. In conclusione ci tengo a sottolineare che sarebbe giusto che chi attualmente ricopre cariche istituzionali importanti si occupasse molto di più dei tanti problemi del proprio territorio piuttosto che girovagare inutilmente per meri fini elettoralistici.

Grazie dello spazio che mi avete dedicato, un sereno 2017.

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