Troppo fumo sull’ambiente

A furia di tavoli il sindaco Maura Forte potrebbe aprire un mobilificio. Tavoli spesso virtuali, tavoli dai quali non si ottiene granché, che più che a tavoli somigliano più a specchietti per le allodole, attivati spesso per blandire o superare l’impasse del momento, per occupare uno spazio sui giornali, quasi mai per iniziativa originale del Pd, praticamente sempre dopo pressione politica e attività ad opera di alcuni esponenti di gruppi consiliari di minoranza, quasi mai con ricadute pratiche sulla cittadinanza.

Andando a vedere i risultati, grazie al forte impulso dato da alcuni consiglieri di opposizione, una cosa giusta, una, si può dire che sia stata l’istituzione dell’Osservatorio Socio-Ambientale Vercellese – Osav, sull’onda di interrogazioni e mozioni di alcuni consiglieri di minoranza, tra i quali il nostro capogruppo. L’Osav nasce come convenzione tra Comune (che lo ha finanziato con 10.000 euro per 3 anni) Lilt e Ordine dei Medici, dove afferiscono studiosi dell’Università UPO e che hanno già pubblicato numerosi studi epidemiologici sui rischi per la salute in ambito cittadino e Provinciale.

I dati di questo gruppo di lavoro sono reperibili sul sito dell’Ordine dei Medici, e sono tutti ricompresi in una specifica branca, quella dell’epidemiologia ambientale, che è un settore delicato e specifico in quanto con ricadute sulla salute delle persone per motivi occupazionali o residenziali, e necessità anche di conoscenza del territorio e non solo da esercitare a livello teorico. Lo stesso gruppo di ricercatori, sui rischi ambientali per i cittadini inerenti l’area Aravecchia – Ex Sambonet, nella stessa area c’è anche una scuola materna (Andersen).

Ebbene Maura Forte a nostro avviso si sta comportando in modo in modo assolutamente incomprensibile sul tema dell’ambiente e del rischio per la salute da inquinamento, in quanto nelle sue più recenti dichiarazioni, sembra voler far cadere nel dimenticatoio l’Osav per quanto riguarda future attività, esautorando l’Osservatorio, nonostante la mole di dati e analisi già prodotta e la conoscenza del territorio. Ricordiamo bene cosa è successo al Direttore di Arpa Vercelli dopo che pubblicò coraggiosamente i dati dell’impatto sulla salute dell’inceneritore, con una strana coincidenza temporale, fu sostituito. E dopo fu attivato un “fantomatico” quanto inutile tavolo in collaborazione con la regione, che ha sparso più fumo che l’inceneritore e dal quale non si è cavato nulla.

Ebbene anche l’ Atlante di Analisi Spaziale, sempre a cura dei medesimi ricercatori dell’UPO ora afferenti all’Osav ed edito nel 2012, riportava dati concordanti con le stesse conclusioni dello studio Arpa sul rischio dei cittadini abitanti nelle zone prospicienti l’inceneritore. E a cosa stiamo assistendo ora? Non vorremmo che la presenza di un gruppo di studio indipendente come l’Osservatorio Socio Ambientale Vercellese, che ha ben lavorato sino a qui, sia diventata improvvisamente “scomoda” per il Pd.

Questa Città è chiamata a sfide importanti e gravi sul tema del rischio ambientale; non può permettersi scarsa chiarezza su questo tema né di fare scelte di “autocastrazione” privandosi di risorse importanti. Senza nulla togliere ad esperti presenti in Asl o in Arpa, l’esistenza di un Osservatorio Indipendente attivo a tutela dei Cittadini rappresenta una risposta alla domanda di chiarezza sui rischi per la salute.

*Gian Carlo Locarni, responsabile Dipartimento Nazionale Ambiente Lega Nord

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